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L’autismo, Franco e Andrea: un nuovo film per “tutti quelli che non si arrendono”

Un altro viaggio on the road, in sella a una moto, dall'Italia al Marocco. Un nuovo film sull'autismo e sulla paternità, che verrà presentato in anteprima domani sera, su YouTube, gratuitamente, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. «L'ho dedicato a "tutti quelli che non si arrendono", è questa la lezione di Franco e Andrea», dice il regista

di Redazione

«La storia di Franco e Andrea in questi anni ha diffuso il messaggio che “ce la si fa”, anche con l’autismo. Hanno mostrato che anche con la disabilità è possibile spostare un po’ i limiti: non sempre funziona, ma talvolta sì e comunque vale sempre la pena provarci. Franco e Andrea sono diventati una “coordinata zero” con cui misurarsi, uno stimolo: tante famiglie hanno detto “lui ha fatto cento, io cento non riesco, ma qualcosa in più posso provare a farlo”. Per chi vive chiuso, uscire e provare a fare cose è una medicina»: diceva così, qualche mese fa, Fulvio Ervas, il professore di scienze naturali che ha venduto 300mila copie con il romanzo Se ti abbraccio non aver paura. Parole che oggi – quando vivere chiusi in casa è qualcosa di estremamente reale – sono ancora più gravide di significato. Il libro che raccontava il viaggio on the road di Franco Antonello e di suo figlio Andrea, autistico ha ispirato un nuovo film documentario, intitolato anch’esso Se ti abbraccio non aver paura, diretto da Niccolò Maria Pagani e prodotto da Ushuaia Film con la partnership di BMW Motorrad Italia. La première nazionale del documentario sarà su YouTube (sul canale di Ushuaia Film), in occasione del World Autism Awareness Day: il 2 aprile 2020 alle ore 12. Il film poi resterà online fino alla mezzanotte del 3 aprile 2020.

Se il libro narrava il viaggio fatto negli Usa, in moto, per i 18 anni di Andrea, il documentario ora narra un nuovo viaggio di padre e figlio, sempre a bordo di una moto: questa volta hanno attraversato l'Europa per giungere fino a lambire il deserto del Sahara, in Marocco, seguendo la rotta del film Marrakech Express. «Frane, uragani, 9.000 km dall'Italia al Marocco, 30 giorni di viaggio, quasi tutti sotto la pioggia… Andre, quante ne abbiamo passate?», scherza Franco Antonello nel post con cui lancia alcune clip del documentario, in attesa della prima di domani. Il regista Niccolò Maria Pagani li ha seguiti, in un road movie che parla di autismo, di viaggio, ma soprattutto del legame tra un padre e un figlio. «Ho dedicato il film a "tutti quelli che non si arrendono", perché Franco è un uomo che ha deciso di non arrendersi di fronte a nulla», dice Niccolò Maria Pagani. «Prima di essere un film sull'autismo, Se ti abbraccio non aver paura è il racconto del legame profondo di un padre e un figlio. Viaggiare con Franco e Andrea è stato fonte di grandissima ispirazione, per l'immensa forza che riescono a trasmettere anche nelle situazioni più difficili da affrontare. Oggi ci sembrava doveroso, nel nostro piccolo, provare a fare anche noi qualcosa per la comunità, in questo momento di difficoltà». Il film sarebbe dovuto uscire nelle sale cinematografiche proprio in occasione dek World Autism Awareness Day, ma la situazione di emergenza sanitaria ha reso impossibile l’evento: così Ushuaia Film, Franco Antonello e BMW Italia hanno scelto di fare un regalo a chi in questi giorni è a casa, rendendo disponibile il film per 24 ore sul canale YouTube di Ushuaia Film. «Speriamo di regalare 55 minuti di svago portando le persone in viaggio con noi, almeno con la mente, in attesa di poter tornare a girare fisicamente per il mondo», commenta Niccolò Maria Pagani, regista e produttore.

«Viaggiare è sempre stato nel mio dna, fin da piccolo», dice Franco Antonello, «farlo in moto è come volare, è come viaggiare qualche metro sopra tutto e tutti. Il folle viaggio in moto di tre mesi fatto con Andrea dieci anni fa ha cambiato le nostre vite: ogni volta che salgo nuovamente in sella è un rinnovare emozioni e sensazioni. Il viaggio in Marocco è stato una stupenda e imprevedibile odissea, causa pioggia continua e due uragani incontrati, ma questo ha reso tutto più vero e reale, con le difficoltà, la tensione e la stanchezza che situazioni così ti propongono. Non è stata una vacanza, ma un viaggio vero, di quelli che segnano il carattere. Il docufilm che ne è uscito è poco studiato e molto reale, non un viaggio “da guardare” ma “da vivere”, in sella con noi, dentro fino al collo. In mezzo a tutto questo, la sicurezza di avere una grande moto e di una troupe che ci dava conforto e motivazione ci hanno aiutato davvero tanto. Stavolta, senza questi due importanti elementi saremmo tornati a casa prima senza aver raggiunto il traguardo!».

BMW Italia ha contribuito alla realizzazione del film Se ti abbraccio non aver paura avendo alle spalle una conoscenza di lunga data con Franco e Andrea: «In questi anni con le loro avventure ci hanno insegnato molto in termini di inclusione e voglia di affrontare le sfide della vita, andando oltre i limiti e le difficoltà senza mai arrendersi», afferma Salvatore Nanni, Direttore di BMW Motorrad Italia. L’iniziativa si inserisce nel programma di CSR di BMW Italia, denominato SpecialMente che alla fine del 2019 aveva raggiunto un milione di persone: «Le iniziative a cui ci dedichiamo si sviluppano nell’ambito della sicurezza stradale, della sostenibilità, della cultura e dell’inclusione sociale, dove ad esempio collaboriamo con entusiasmo con Emiliano Malagoli e la sua associazione Diversamente Disabili. I progetti sono tanti perché la responsabilità sociale è un valore che deve ispirarci nel lavoro di tutti i giorni».


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