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5 per mille 2018, ecco gli elenchi dei beneficiari

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi con le cifre del 5 per mille 2018. Complessivamente la cifra destinata dagli italiani sfiora i 495,5 milioni di euro. 10.326.160 italiani hanno optato per il volontariato.

di Sara De Carli

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato poco fa, venerdì 3 aprile, gli elenchi dei beneficiari del 5 per mille 2018. Un segnale importante per tutto il mondo non profit in questo momento di difficoltà. «L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato in anticipo gli elenchi per la destinazione del 5 per mille 2018, con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi», si legge sul sito, «per venire incontro alle richieste degli 8.029 Comuni e quasi 57mila enti tra volontariato, ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive dilettantistiche, beni culturali e paesaggistici ed enti gestori delle aree protette». In realtà l'anno scorso gli elenchi erano stati pubblicati il 26 marzo.

La top ten vede le seguenti organizzazioni, con l'ingresso del Meyer, la crescita di AIRC, IEO, AIL, Save the children, Lega del Filo d'Oro.

L’elenco degli ammessi comprende in totale 56.908 enti, suddivisi per categoria: in cima alla classifica gli enti del volontariato (46.312), a seguire le associazioni sportive dilettantistiche (9.892), gli enti impegnati nella ricerca scientifica (480), quelli che operano nel settore della sanità (106), gli enti dei beni culturali e paesaggistici (94) e gli enti gestori delle aree protette (24). Sono presenti anche i Comuni (in tutto 8.029)Gli enti a zero firme occupano le ultime 30 pagine del pdf; fra essi, moltissimi comuni.

I dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2018 (dichiarazione dei redditi 2018 – anno d’imposta 2017) sono stati raccolti in undici elenchi, pubblicati tutti sul sito dell'Agenzia delle Entrate: Onlus e volontariato (ammessi ed esclusi), ricerca scientifica (ammessi ed esclusi), ricerca sanitaria (ammessi), comuni di residenza (ammessi), associazioni sportive dilettantistiche (ammesse ed escluse), enti dei beni culturali e paesaggistici (ammessi ed esclusi), enti gestori delle aree protette (ammessi).

Per gli enti del volontariato (46.312 enti ammessi, di cui 44.728 hanno avuto almeno una firma, l'ultimo è il Consorzio Sviluppo Ambiente di Roma, che ha preso 1,47 euro), gli italiani hanno fatto 10.326.160 firme (erano state 10.368.566 scelte l'anno prima), destinando 316.625.590,05 euro; aggiungendo l'inoptato (562.651 firme generiche) si arriva a 331.809.965,51 euro.

La ricerca scientifica vede 1.535.671 scelte più 599.868 firme generiche per il settore: l'importo destinato dagli italiani ai 480 enti ammessi è complessivamente di 64.254.985,68 euro.

La ricerca sanitaria conta 106 soggetti beneficiari, 1.428.867 preferenze espresse e 988.901 firme senza indacazione dell'ente, per un valore di 68.646.906,63 euto assegnati.

Le associazioni sportive e dilettantistiche (9.892 ammessi) portano a casa 13.941.261,93 euro, grazie a 392.114 contribuenti che hanno la loro scelta più 55.731 che hanno firmato per il settore, senza indicare l'ente.

I Comuni sono stati scelti da 532.770 cittadini, per 14.926.276,46 euro. Il più amato è il Comune di Roma, che raccoglie 9.274 firme (per 385.954,49 euro), seguito da Milano ( 6.689 firme e 373.798,49 euro raccolti). Anche quest'anno il primo comune non capoluogo a comparire nell'elenco è Valdagno.

Per gli enti dei beni culturali e paeseggistici ammessi al beneficio dal MIBAC, le firme generiche (34.761) superano di gran lunga quelle che scelgono un ente (11.463), per complessivi 1.652.951,98 euro destinati.

Infine, gli enti gestori di aree protette, la new entry, hanno raccolto 148 firme e 8.440 voti generici al settore, per 243.342,85 euro. Primo in classifica il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise con 57 scelte e quasi 94mila euro raccolti.

Complessivamente la cifra destinata dagli italiani sfiora i 495,5 milioni di euro e arriva a 500 tondi tondi aggiungendo quanto è stato destinato a enti al momento esclusi. Segno evidente che anche in questa edizione, come nella precedente, è stato sfondato il tetto dei 500 milioni di euro previsti a copertura e l'Agenzia ha riparametrato gli importi.


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