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5 per mille, Conte pronto a firmare lo sblocco dei fondi 2018 e 2019?

Il punto interrogativo è d’obbligo, ma la fumata bianca sul dpcm collegato alla riforma del Terzo settore potrebbe arrivare entro giovedì, giorno in cui in Parlamento il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri o un suo delegato dovranno rispondere a un’interpellanza urgente presentata dalla deputata di Italia Viva, Maria Chiara Gadda (vedi in allegato). Intanto mandiamo una mail al Presidente del Consiglio

di Redazione

La presidenza del consiglio già nelle prossime ore potrebbe dare il via libera dpcm di riforma del 5 per mille, che consentirebbe agli enti di avvalersi fin da subito delle risorse relative all’anno fiscale 2018 e di almeno il 50% di quelle dei 2019 per un totale di circa 750 milioni di euro (oltre un miliardo se venissero liquidati per intero i proventi relativi al 2019). Risorse dovute e già a bilancio. Il provvedimento è pronto da mesi ed è stato a gran voce dal Forum del Terzo settore e dal comitato editoriale di VITA (vedi qui la piattaforma condivisa la scorsa settimana). Il condizionale è d’obbligo, ma la fumata bianca potrebbe arrivare entro giovedì, giorno in cui in Parlamento il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri o un suo delegato dovranno rispondere a un’interpellanza urgente presentata dalla deputata di Italia Viva, Maria Chiara Gadda (vd in allegato).

Spiega Gadda: « Lo sblocco delle risorse del 5 per mille è il vero piano shock per il sociale. L’adozione del Dpcm potrebbe consentire di dimezzare i termini di assegnazione dei fondi legando il riparto delle somme ai dati inseriti nella dichiarazione dei redditi senza attendere il termine previsto per la presentazione della dichiarazione integrativa». Per concludere: «È evidente che a fronte dell’emergenza e delle attività svolte dal volontariato tali fondi potrebbero costituire un apporto fondamentale per assicurare assistenza a beneficio di tantissimi cittadini. In relazione a quanto sopra si chiede di conoscere lo stato dell’arte legato alla procedura di adozione del Dpcm sopra menzionato nonché di chiarire quali azioni si stanno intraprendendo al fine di accelerare le attività utili ad addivenire quanto prima alla emanazione del predetto dpcm per consentire lo sblocco dei fondi del 5 per mille già stanziati per le dichiarazioni dei redditi 2018 e 2019».

Come detto, a quanto risulta a Vita, in queste ore Giuseppe Conte si sarebbe convinto di siglare a stretto giro il provvedimento. Ci auguriamo che non faccia marcia indietro. Non lo facesse sarebbe un boomerang non solo per il Terzo settore ("cuore pulsante della società", per usare le parole del premier) ma per tutto il Paese.

In ogni caso per fargli vincere ogni titubanza scriviamogli. Copiate questo testo e inviategli una mail:

Oggetto: erogazione immediata del 5 per mille 2018 e 2019

Al professor Giuseppe Conte,
Presidente del Consiglio dei
Ministri

Dallo scoppio della pandemia di Coronavirus in Italia, il Terzo settore sta dimostrando di essere decisivo per la tenuta sociale del nostro Paese. Lei stesso in un messaggio alla Nazione lo ha definito “cuore pulsante della società”.

A causa della crisi economica e del crollo delle donazioni questo settore oggi però rischia di pagare un prezzo altissimo. La distruzione o anche solo la diminuzione del nostro capitale sociale sarebbe un vero disastro con conseguenze drammatiche per tutto il Paese.

Un primo passo immediato da fare è quello di dare via libera al Dpcm previsto dalla Riforma del Terzo settore pronto da mesi e in capo alla Presidenza del Consiglio che rivede la disciplina del 5 per mille e come previsto nella nuova norma, provvedere senza indugio all’erogazione entro giugno del 5 per mille 2018 e contestualmente di almeno il 50% dell’ammontare del 5 per mille 2019. Si tratta di risorse dovute e già a bilancio, per la cui attivazione basta solo una Sua firma. Non possiamo più aspettare.

Confidando in un suo riscontro positivo
Cordiali saluti
Firma


Il testo va inviato a questo indirizzo di posta elettronica certificata (riceve anche da casella non certificata):

presidente@pec.governo.it mettendo vita@vita.it in copia conoscenza


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