Attivismo civico & Terzo settore

5 per mille, un ordine del giorno obbliga il Governo

Un importante ordine del giorno proposto nei giorni scorso dal senatore Tommaso Nannicini è stato accolto dal Governo. Eccolo punto per punto, dal 5 per mille ai dispositivi di protezione per volontari sino ai crediti di imposta.

di Redazione

Il Senato, premesso che:

il terzo settore anche in questa emergenza è in prima linea in Italia e all'estero cercando di dare assistenza e continuità progettuali a favore dei più deboli, nonché sostegno alle strutture che stanno assistendo pazienti COVID-19. Il ruolo del terzo settore è fondamentale in questa fase ma lo sarà ancor di più nel post-emergenza, perché dovremo affrontare la ricostruzione di un tessuto sociale che avrà perso delle certezze, e che avrà bisogno di più sostegno e accompagnamento alla ripresa delle persone più deboli. Gli enti del terzo settore, oltre a interventi immediati, hanno bisogno di sostegno economico per non trovarsi poi loro stessi nella difficoltà di non poter continuare l'enorme lavoro sociale che costantemente fanno in collaborazione con tutte le istituzioni,

impegna il Governo:

  • a erogare ai beneficiari le risorse 5×1000 del 2018 entro giugno e quelle del 2019 entro dicembre, ed emanare il Dpcm previsto dal D.lgs. 3 luglio 2017 n. 111 «Disciplina dell'istituto del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a norma dell'articolo 9, comma 1, lettere c) e d), della legge 6 giugno 2016, n. 106» entro due settimane;
  • a mettere a disposizione urgentemente i dispositivi di protezione per consentire ai volontari di aiutare i più deboli;
  • ad alzare il livello di sicurezza non solo negli ospedali, ma anche in tutti quei servizi dove gli operatori, compresi i volontari, sono a diretto contatto con persone (specie con disabilità o anziani non autosufficienti, semmai con coesistenti patologi);
  • a prevedere interventi per i genitori di persone con disabilità, con o senza gravità, perchè sono assolutamente necessitati a rimanere a casa in questo periodo in cui i loro figli non hanno alcun servizio;
  • a prevedere la proroga per l'approvazione dei bilanci al 31 ottobre 2020, anche nei confronti di quegli enti del «terzo settore» genericamente inteso, quali in primis le fondazioni, le associazioni (riconosciute e non riconosciute) e i comitati disciplinati dai capi II e III, titolo II, del libro I del codice civile, che non sono contemplati in modo specifico nel testo attuale del decreto-legge;
  • a inserire una previsione specifica per supportare le reti di assistenza del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale che stanno operando sul territorio per :fronteggiare l'emergenza e continueranno a farlo in seguito, per aiutare la ricostruzione del tessuto sociale postemergenza sanitaria;
  • a estendere agli ETS la sospensione di mutui e finanziamenti e della garanzia del Fondo speciale; a estendere agli ETS il supporto alla liquidità per le imprese;
  • a estendere agli ETS il riconoscimento di un credito di imposta per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro;
  • a estendere agli ETS il credito di imposta relativo ai canoni di locazione.

A differenza di molti altri ordini del giorno proposti dal Senarore Tommaso Nannicini su cui la formula è stata “Il Governo valuterà”, su questo invece la formula è stata: ACCOLTO DAL GOVERNO

In ogni caso ecco quello che può fare ciascuno di voi, scrivere a Giuseppe Conte perchè si svegli


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