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Un Poster Quotidiano per il pane quotidiano

Finita l’emergenza sanitaria ora si apre un’emergenza sociale. Per questo un gruppo di 26 artisti ha lanciato un’iniziativa solidale per sostenere il lavoro di Progetto Arca per le famiglie che sono in difficoltà sui bisogni più essenziali. Nell’iniziativa sono poi stati coinvolti l’associazione culturale Casa Testori e la Collezione Giuseppe Iannaccone che si sono fatti carico della realizzazione del sito e di tutto l’aspetto organizzativo

di Anna Spena

Andrà tutto bene… per chi ha i soldi”, è scritto su un gigantesco lenzuolo appeso ad un palazzo popolare di piazza Schiavone, a Milano, quartiere Bovisa. Infatti, ora che si è entrati nella Fase 2, per molti l’emergenza del coronavirus da sanitaria si trasforma in emergenza quotidiana: la fascia di chi deve fare i conti con la povertà si allarga e spesso a venir meno è anche il minimo necessario per vivere.

Per questo è stata ribattezzata “Poster Quotidiano” l’iniziativa lanciata da un gruppo di artisti, che hanno voluto sostenere l’operato di Fondazione Progetto Arca che a Milano, Roma e Napoli ha lanciato un’attività di sostegno alle famiglie in difficoltà garantendo in particolare aiuti alimentari. Poster Quotidiano, quindi vuole essere un gesto di solidarietà nei confronti della quotidianità di tante persone. A lanciare l’idea sono stati tre artisti legati da amicizia: Iva Lulashi, Adrian Paci e Fabio Roncato. I primi due hanno origine albanese, a conferma di quanto anche nell’arte gli immigrati siano una scuola di senso civile per tutti. Alla loro “chiamata” hanno risposto prontamente altri 23 artisti, tra i quali anche firme di primo piano come Emilio Isgrò, Marinella Senatore e Stefano Arienti.

Il meccanismo è molto semplice. Ciascuno dei 26 artisti ha pensato e prodotto un’immagine stampata in 20 copie, a misura di poster 50 x 70 cm e firmata dal rispettivo autore. Ogni poster viene venduto per un minimo di 100 euro, da versare direttamente sul conto di Progetto Arca.

«Poster Quotidiano è un’azione che vuole coniugare arte e solidarietà perseguendo il duplice intento di sostenere la quotidianità di chi oggi si trova a fronteggiare condizioni difficili e, allo stesso tempo, di sottolineare l’importanza che la cultura può avere nell’affrontare e dare forma alla narrazione di uno scenario drammatico e senza paragone da almeno due generazioni», hanno scritto i promotori dell’iniziativa.

Tra di loro quello con maggior storia alle spalle è Adrian Paci, artista di fama internazionale che così ha spiegato la sua decisione: «Credo che quello che sta accadendo con il coronavirus da una parte metta tutti gli uomini e le donne davanti allo stesso pericolo, ma anche distoglie lo sguardo dalle situazioni specifiche di disagio che certe categorie sociali sono costrette a vivere come ulteriore aggravante della loro situazione di precarietà».

Intervistato dal sito specializzato Exibart, Paci ha anche sottolineato come per un artista sia importante fare il punto sulla “necessità dell’arte”: «Ogni tanto conviene mettere in discussione la necessità dell’arte anche perché non esiste una cosa chiamata arte, ma esistono le varie opere e operazioni d’arte, esistono poi le strutture che dovrebbero dare spazio alle opere e ai progetti degli artisti, dagli spazi non profit alle gallerie, le collezioni, le biennali, le fiere etc. Forse qualcosa bisogna mettere in discussione in cerca di una nuova necessità».

Lanciare un’iniziativa creativa e solidale come questa, proprio il 4 maggio, giorno in cui per molti è iniziata un’altra emergenza, è un gesto semplice e intelligentemente puntuale per richiamare l’arte a tenere aperti gli occhi sulla realtà.

I poster sono in vendita sul sito posterquotidiano.it e la campagna solidale è stata realizzata grazie all’apporto di Art Defender, Lara Facco P&C, Claudio Centimeri, Mediarevolution.it e Collezione Nembrini.

Nell’iniziativa sono poi stati coinvolti l’associazione culturale Casa Testori e la Collezione Giuseppe Iannaccone che si sono fatti carico della realizzazione del sito e di tutto l’aspetto organizzativo. Lo slancio degli artisti è stato molto contagioso, perché sono scesi in campo anche degli sponsor per coprire i costi di stampa e spedizione dei poster.

In apertura il poster realizzato da Filippo Berta


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