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La Casa Sollievo Bimbi compie un anno

Vidas celebra, giovedì 4 giugno, il primo compleanno del suo hospice pediatrico con un evento denominato #Presente, una speciale diretta streaming sui suoi canali Facebook e YouTube con operatori, famiglie e volontari insieme a tanti amici del mondo dello spettacolo

di Redazione

È trascorso un anno da quando il 4 giugno 2019 Geku, il primo piccolo paziente varcò la soglia della Casa Sollievo Bimbi di Vidas, insieme a mamma, papà e sorellina. Da allora nel primo hospice pediatrico in Lombardia e uno tra i pochissimi in Italia, sono stati 37 i ricoveri di bambini e adolescenti gravemente malati, con un’età compresa tra gli 0 e i 17 anni, provenienti soprattutto dal Nord Italia. Sarebbero stati di più se l’emergenza Covid-19 negli ultimi tre mesi non avesse imposto di contingentare i nuovi ingressi.

Quando si parla di hospice si pensa inevitabilmente a una struttura in cui i pazienti vengono accompagnati nel loro ultimo tratto di vita. Ma Casa Sollievo Bimbi non è solo questo.
È anche e soprattutto un luogo in cui le famiglie vengo aiutate con competenza e calore a prendersi cura dei loro figli affetti da malattie gravissime. Dei ricoveri effettuati in un anno, infatti, ben 19 sono stati di abilitazione, per far acquisire a mamme e papà le competenze indispensabili per assistere i loro figli a casa. 10 di sollievo, necessari a dare un periodo di riposo a genitori tanto provati da un’assistenza costante; 7 di accompagnamento, quando il tempo per stare insieme era breve.

Per celebrare questo primo importante compleanno l’équipe di Casa Sollievo Bimbi, dal piazzale antistante la struttura, ha già liberato in cielo decine di palloncini rossi. Inoltre giovedì 4 giugno alle ore 21 Vidas organizza #Presente, una diretta streaming straordinaria sui suoi canali Facebook e Youtube. Tanti gli amici che parteciperanno all’evento, tra gli altri Petra Loreggian, Debora Villa, Ale e Franz, Fabio Volo, Paolo Jannacci, Alberto Fortis insieme al presidente, Ferruccio de Bortoli, al direttore socio-sanitario Giada Lonati, agli operatori, alle famiglie e ai volontari.

Casa Sollievo Bimbi rappresenta un modello a livello nazionale perché, oltre a coniugare residenzialità e domiciliarità, si impegna a fare rete con le diverse strutture sanitarie coinvolte nel percorso di cura dei piccoli pazienti garantendo la continuità assistenziale e ponendosi come punto di riferimento per le famiglie. «In questo primo anno, abbiamo messo molto impegno nel costruire in maniera efficace quelle relazioni che spesso mancano tra i tanti operatori che ruotano intorno ai minori con bisogni speciali e alle loro famiglie» spiega Igor Catalano, responsabile medico di Casa Sollievo Bimbi. «Abbiamo lavorato per offrire un punto di riferimento univoco alle famiglie che, oltre alle competenze specialistiche, chiedono anche un aiuto nel fare ordine tra le informazioni e le priorità, nell’organizzarsi, nell’avere un progetto assistenziale coerente e costruito nel tempo, indipendentemente dal fatto che il bambino sia in ospedale, in Casa Sollievo, a casa».

L’hospice pediatrico di Vidas è un edificio green e a basso impatto, sviluppato su sei piani, in via Ojetti 66 a Milano. Comprende sei mini appartamenti, oltre a un day hospice pediatrico con ambulatori, studi medici, palestra e spazi per attività di svago e gioco. L’equipe che lavora al suo interno è composta da sei infermieri, sei operatori socio-sanitari, un coordinatore infermieristico, un medico responsabile, tre medici, un fisioterapista, uno psicologo, un educatore, un assistente sociale, un logopedista, un dietista. Poi ci sono i volontari.

Vidas ha realizzato Casa Sollievo Bimbi interamente con fondi propri grazie al contributo, piccolo o grande, di quasi 25mila donatori. Una struttura che non c’era e che mancava: in Lombardia, infatti, sono circa 1.200 all’anno i minori che necessitano di cure palliative, 30mila in Italia.

Immagini fornite da Ufficio stampa


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