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Cooperazione & Relazioni internazionali

Sei morti e 93 persone tra cui un neonato riportate nell’inferno libico

A confermare la notizia Safa Msehli, portavoce dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni. L'allerta del gommone a rischio di capovolgersi a largo della Libia era stata data sin da ieri da Alarm Phone e Mediterranea. L'attore Alessandro Gassmann su Twitter: "Un bambino nasce durante un naufragio,verrà portato nelle carceri Libiche. Buona notte"

di Alessandro Puglia

Sei morti e 93 persone riportate nell’inferno delle carceri libiche, tra cui il nenonato nato a bordo del gommone mentre rischiava di capovolgersi. E’ il tragico bilancio di un soccorso mancato, quello che sin da ieri mattina Alarm Phone e Mediterranea avevano segnalato invitando con forza l'Europa a collaborare, segnalando la presenza di navi militari in zona.

La notizia è stata confermata da Safa Msehli, portavoce dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni: “Sono le persone che l’Italia e l’Europa hanno scelto di non salvare ieri”.

Anche l'attore Alessandro Gassmann interviene sulla vicenda e scrive su Twitter: "Un bambino nasce durante un naufragio,verrà portato nelle carceri Libiche. Buona notte".


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