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Bruni: «La vera gratuità costruisce relazioni, la falsa le distrugge»

Il primo appuntamento della serie mensile, organizzata da Vita con il CSV di Padova nell'ambito di Padova Capitale Europea del Volontariato, ha avuto al centro il tema della gratuità, del dono e del sacrificio. Ospite: Luigino Bruni. Ecco il video dell'incontro

di Redazione

La gratuità può fare impresa? Il dono può aiutare a disegnare nuovi modelli economici, più inclusivi, solidali, equi? Ne abbiamo discusso ieri sera, nella prima delle nove puntate che, ogni mese (a proposito: non mancate il prossimo appuntamento, che sarà il 26 luglio alle 18,30!), Vita organizza con il CSV di Padova nell'ambito Padova Capitale Europea del Volontariato.

Un appuntamento che ci accompagnerà fino alla fine dell'anno e avrà come tema La generosità come motore d'impresa. Ecco il video dell'incontro che, come tutti quelli che verranno, è disponibile in live streaming sui nostri canali sociale e su quelli del CSV di Padova, e verrà poi ripreso sul Vita.it.

«Dobbiamo stare attenti, perché la logica del dono si muove su un crinale ambiguo», ha spiegato il professor Luigino Bruni, ospite con Emanuele Alecci e Riccardo Bonacina, dell'incontro di ieri sera. «La vera gratuità, implicata dal dono, non è una gratuità mordi e fuggi», ha continuato l'economista, tra i fondatori del movimento dell'economia civile.

Il volontariato oggi è maturo per dimostrare che un'economia del dono è sempre più necessaria affinché l'economia tutta sia imperniata sull'uomo e non sulle retoriche del management. Per questo il volontariato è un traino laddove sa mostrare che la vera gratuità genera legami

Luigino Bruni

Tutt'altro, perché «la vera gratuità non è "fai e poi dimentica": questo è menefreghismo. La vera gratuità è: "fai e crea legami, relazioni, reti».

È davvero importante – ha continuato Bruni, che ha acceso grande attenzione tra i numerosissimi che hanno seguito la diretta- che quella grande riserva di senso che è il volontariato non si faccia risucchiara dalle logiche dei "bravi ragazzi". Non servono buone intenzioni, servono buone pratiche mosse da buone visioni. «Spesso», ha concluso il professor Luigino Bruni, «assumiamo del volontariato una visione "fordista": quando il lavoro lasciava a tutti del tempo libero, allora si ricorreva al volontariato.

Questa visione va abbandonata: la gratuità non è "il tempo che resta" quando abbiamo spazi da occupare. Gratuità è capacità di innescare processi». Esattamente quello che il volontariato può portare anche all'interno di una rinnovata cultura d'impresa: una responsabilità sociale che, per essere tale, deve interconnettersi con il tutto. E generare processi, legami, attenzione all'altro e alle sue differenze.

Appuntamento al 26 luglio, quando discuteremo appunto di impresa e volontariato!


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