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AiBi approda in Libia e Tunisia

Un primo passo per il sostegno all'infanzia e all'adolescenza, con le prospettive dell'affido internazionale per i minori stranieri non accompagnati come alternativa ai barconi della speranza e dell'adozione internazionale

di Redazione

Ai.Bi. – Amici dei Bambini approda ufficialmente in Libia e in Tunisia, dopo altri 34 Paesi nel mondo in cui lavora per contrastare l'abbandono minorile e sostenere il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia. L'autorizzazione a operare in Libia è stata comunicata ad Ai.Bi. questa settimana, con la registrazione ufficiale avvenuta nell'ambito del coordinamento permanente tra il Dipartimento delle Organizzazioni della Società Civile presso il Ministero degli Affari Esteri del Governo di Accordo Nazionale libico, le autorità competenti e le organizzazioni internazionali. In Tunisia il Governo ha invece comunicato, inviando una notifica di ricezione dei documenti dell'associazione, l'incorporazione di Ai.Bi. nel Paese. A questo passaggio seguiranno i necessari adempimenti burocratici. L'obiettivo è quello di operare per l'adozione in entrambe le nazioni.

"Credo che oggi, con questa terribile pandemia, il compito di ogni ONG sia quello di lanciare messaggi di speranza, di non rinchiudersi in se stessi e nel proprio Paese, ma di impegnarsi ancora di più. La registrazione di Ai.Bi. in questi due Paesi è molto significativa e prelude a interventi di Ai.Bi. sia nell’affiancare le famiglie in difficoltà e nel dare una prospettiva di futuro ai minori abbandonati, dove necessario anche con l’adozione internazionale, sia nel tentare di trovare soluzioni alternative ai cosiddetti 'barconi' per i minori stranieri non accompagnati attraverso il progetto #AfricainFamiglia, che punta a una programmazione regolare e costante di corridoi umanitari e lo strumento dell'"affido internazionale"».

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