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Sostenibilità sociale e ambientale

Verona, il Festival della Scienza guarda al futuro

Nato nel 2019 grazie alla passione e alla determinazione di 4 donne, il Festival Scienza Verona ritorna a marzo 2021. Si svolgerà sia in sedi diffuse, sia online, per riflettere insieme sul passato con uno sguardo al futuro e a ciò che si sta costruendo per le nuove generazioni. Non è solo un evento, ma anche un vero e proprio progetto di rete sostenibile, con un forte legame con il territorio. ​È aperta fino all'11 dicembre la Call for proposal per partecipare al festival

di Cristina Barbetta

Quattro donne con una passione per le discipline Stem sono le ideatrici del Festival Scienza Verona: non solo un evento, ma anche un vero e proprio progetto di rete sostenibile, volto ad approfondire ogni anno un tema da cui poter generare nuove idee, sinergie fra enti di ricerca, istituzioni e l'intera collettività.

Giunto alla sua seconda edizione, il festival si terrà a marzo 2021, sia in sedi diffuse, dislocate nella città di Verona, sia in modalità online, per riflettere insieme sul passato con uno sguardo al futuro e a ciò che si sta costruendo per le nuove generazioni. L’obiettivo è creare una nuova visione culturale e formativa al passo con i tempi, proponendo ai ragazzi, alle loro famiglie, agli educatori e a tutti gli appassionati un calendario di appuntamenti che valorizzi e promuova le opportunità e l’innovazione di cui le materie scientifiche sono efficaci strumenti. Un vero bagaglio di competenze necessarie al rilancio e alla crescita del tessuto sociale, economico e produttivo di ogni territorio.

Il Festival nasce dall’incontro tra Caterina Lorenzetti, presidente della manifestazione, con Francesca Tezza, Giulia Zanetti, e Petra Grigoletti, che fanno parte di “Scienza divertente”, associazione che si propone di avvicinare i bambini alla scienza in modo pratico, interattivo e divertente. Nel 2019 danno vita all’Associazione Festival della Scienza Verona, che ha l'obiettivo di mettere in rete saperi e pratiche capaci di raccontare altri modi di prendersi cura del futuro. Prende forma l’idea di un Festival della scienza a Verona, dove le tematiche legate alle discipline Stem non erano ancora al centro degli eventi. Il festival è organizzato dall’associazione Festival della Scienza Verona in collaborazione con la Cooperativa Galileo, che ha lo scopo di avvicinare disabilità e information technology.

Il titolo dell’edizione 2021 è “RiEvoluzione”, un termine che unisce due parole, strettamente connesse tra di loro: “rivoluzione” ed “evoluzione”, che alimenteranno il dibattito sia nella città di Verona, sia negli“ambienti digitali”. Il festival vuole esortare a investire in formazione e divulgazione di buone pratiche virtuose che mirino a un cambiamento e a uno sviluppo sostenibile per le aziende, la società e i singoli individui. Specifico focus è la sensibilizzazione dei partecipanti nei confronti dell’Agenda 2030, il piano di azione globale promosso dall’Onu per orientare l’umanità verso uno sviluppo sostenibile, che abbraccia, con i suoi 17 obiettivi, l’economia, la società e l’ambiente.

«Questa edizione dal titolo RieEvoluzione è un’opportunità di parlare di quelle realtà che stanno cambiando il modo di concepire il lavoro, la società e la cultura a favore di dinamiche più sane per l'uomo e la terra che ci ospita. È un modo per diffondere belle notizie e raccontare, soprattutto in questo periodo difficile, che un altro mondo è possibile», spiegano le fondatrici del Festival.

Cosa significa oggi essere “rievoluzionari”? Come contribuisce la scienza a innescare rivoluzioni tecnologiche, ambientali, biologiche, digitali e culturali? Quanto ci ha permesso l’evoluzione di crescere e verso quali orizzonti futuri ci stiamo indirizzando? Questi e altri interrogativi, quanto mai attuali, saranno discussi sul palcoscenico scientifico del Festival grazie alla partecipazione di esperti quali il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli. Numerose saranno le occasioni di confronto anche con la visione di quei giovani ricercatori che stanno già rivoluzionando il modo di pensare il futuro per far fronte a situazioni sempre più sfidanti e sviluppare approcci innovativi.

Call for proposal: idee per un festival in ri-evoluzione
È aperta la Call for proposal che definirà il programma definitivo del festival. Sarà infatti una grande occasione di ibridazione e contaminazione di idee per giovani appassionati, insieme a imprese, scuole e università, attori e spettatori che potranno partecipare e seguire, anche dalle proprie sedi, alcune parti della manifestazione.

Queste le aree scientifiche di riferimento: scienze della terra, del mare e dell’ambiente, scienze umane, sociali, arte e filosofia, comunicazione scientifica, astrofisica, cosmologia e spazio; chimica e materiali, fisica, materia ed energia, ingegneria, tecnologia e industria, matematica, logica e informatica, scienze della vita, biotecnologie, medicina e scienze biomediche.

La proposta di partecipazione è rivolta ad associazioni, società private, enti pubblici, enti partecipati, centri di ricerca, università, associazioni di categoria e Ong, ma anche singoli ricercatori e innovatori che possono presentare la propria idea di rievoluzione.

Sarà possibile intervenire sia in presenza sia online, attraverso mostre statiche e interattive, installazioni multimediali, degustazioni scientifiche, conferenze, tavole rotonde e lezioni, laboratori, hackathon, eventi esperienziali con tecniche interattive, spettacoli, performance musicali e teatrali, proiezioni e concerti con contenuti scientifici.

Il consiglio direttivo del Festival, coadiuvato dal comitato scientifico, valuterà le proposte di partecipazione, che entreranno nel programma definitivo della manifestazione di marzo 2021. Il termine ultimo per inviare le proposte è l’11 dicembre.

Ogni ente, associazione o realtà aziendale può inviare fino ad un massimo di due proposte. Ogni proposta sarà vagliata e confermata dallo staff del Festival entro il 30 dicembre 2020. A questa pagina i dettagli sulla call per procedere alla candidatura.

Foto: ©Festival Scienza Verona


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