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Bruschi: «Con il nuovo Pei vogliamo migliorare i dati qualitativi dell’inclusione»

Così il capo dipartimento del Ministero nel webinar su “I nuovi modelli PEI e le modalità di assegnazione delle misure di sostegno”

di Redazione

«Qualcuno ha detto che questo decreto presuppone un taglio nei posti di sostegno: ciò non è assolutamente vero. Anzi, questo provvedimento si inserisce in una serie di misure che abbiamo cercato di coordinare che assumono l’inclusione scolastica come centrale»: così ha detto Max Bruschi, Capo del Dipartimento per l’Istruzione del MI nel corso della presentazione dei nuovi modelli di Piano Educativo Individualizzato. «A partire dal prossimo anno e nel successivo triennio – ha proseguito Bruschi, ricordando l’ultima legge di bilancio – avremo 25mila insegnanti di sostegno stabili in più. Abbiamo poi 10 milioni di euro per l’anno 2021 per realizzare l’inclusione scolastica, che significa presa in carico dello studente con disabilità da parte dell’intera comunità educante. Queste risorse serviranno alla formazione degli insegnanti curriculari, non genericamente sul sostegno, ma sui casi concreti che si troveranno mano a mano ad affrontare nella realtà delle scuole».

Secondo le classifiche europee, ha ricordato il capo del Dipartimento, «siamo il Paese che ha la migliore legislazione sull’inclusione». Attraverso il coinvolgimento delle scuole che già sono ottimi esempi di inclusione, «vorremmo migliorare non soltanto i dati quantitativi, ma soprattutto gli elementi e i dati qualitativi dell’inclusione: una migliore inclusione degli alunni con disabilità significa una migliore inclusione per l’intero gruppo classe e una migliore performance per l’istituzione scolastica, che significa una migliore istruzione per tutti».


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