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“La bellezza che salva”: la moda sensibile ai malati di cancro

A Trento 63 studenti di due scuole superiori hanno ideato capi d’abbigliamento e oggetti per i loro coetanei affetti da tumore. Un progetto del Centro di servizio per il volontariato, Lilt e fondazione Hospice. Ora la sfida è coinvolgere le aziende per far partire la produzione di felpe e accessori speciali

di Andreas Fernandez

Un’esperienza di crescita, che intreccia volontariato, design e creatività e che ha per protagonisti dei giovani scesi in campo per aiutare loro coetanei alle prese con una delle battaglie più difficili, quella contro il cancro.

Accade a Trento, dove il Csv provinciale insieme alla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e fondazione Hospice Trentino, ha ideato La bellezza che salva”, un progetto che coinvolge come volontari gli studenti del Centro moda Canossa e del liceo artistico Vittoria come volontari, con l’obiettivo di progettare e realizzare prodotti che rispondano alle esigenze dei loro coetanei malati di cancro o in fase terminale.

Sono nate così felpe, sacche e borselli decorati per contenere dispositivi per la somministrazione continua dei farmaci, accessori porta drenaggi o porta urine, cuscini con colori e stampe vivaci per decorare gli ambienti degli hospice.

Tutto frutto di un lavoro di squadra a cui hanno aderito 63 studenti – 40 del liceo Vittoria e 23 del Centro Moda – che hanno lavorato sulla progettazione e decorazione dei prodotti a cui successivamente si sono aggiunti gli studenti dell’Istituto Artigianelli per le Arti Grafiche, che ha lavorato sulle stampe progettate precedentemente. Sono stati coinvolti anche 11 insegnanti che stanno seguendo gli studenti. Il Csv ha invece organizzato quattro incontri di formazione con i giovani sul volontariato (aspettative, motivazioni), la malattia oncologica negli adolescenti (a cura della Lilt) e il concetto di cura anche nel fine vita (a cura della fondazione Hospice). Gli incontri, oltre alle attività interattive e di gruppo, hanno previsto dei momenti dedicati alle testimonianze dei volontari di Lilt e Hospice e di alcuni giovani che in adolescenza hanno affrontato il cancro, per capire come vive una persona con questa malattia, quali possono essere i problemi che si incontrano quotidianamente e tanto altro.

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«Le studentesse e gli studenti che hanno preso parte a questi incontri hanno ascoltato gli operatori delle associazioni e anche scoperto come dal dolore possa nascere tantissima unità e solidarietà» ci spiega Caterina Cioppi, insegnante di sartoria dal Centro Moda. «Il prodotto a cui i ragazzi si sono dedicati maggiormente è la felpa, a cui hanno dato caratteristiche particolari. Dalla possibilità di avere un collo alto per coprire eventuali cicatrici oppure dei fori per il passaggio di cannule per la somministrazione di medicinali oppure ancora le maniche che si possono staccare per sopperire alla termoregolazione alterata». Delle felpe ''speciali'' per offrire maggiori comfort, con un’estetica alla moda.

Il progetto rientra nelle attività di “Scuola – volontariato” che il Csv Trentino porta avanti da una decina anni per avvicinare i giovani all’impegno nelle associazioni. «Ora la sfida è quella di identificare una o più aziende del territorio che vogliano di investire in questo progetto e garantire la produzione delle felpe e degli altri capi progettati dai ragazzi», ha spiegato Francesca Fiori, coordinatrice del Csv. «Per questo ci rivolgiamo con un appello al mondo imprenditoriale per portare a termine progetti così belli e innovativi».

Immagini fornite da ufficio stampa


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