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Politica & Istituzioni

Bonetti: «l’assegno unico restituisce futuro al Paese»

Zero contrari, 227 favorevoli: l'Aula del Senato ha approvato la legge delega sull'assegno unico e universale. La ministra Bonetti conferma che partirà dal 1° luglio. «Il calo demografico è drammatico, non basta riconoscere gli effetti devastanti economici e sociali, dobbiamo comprenderne le ragioni profonde, che stanno nell’impossibilità di proiettarsi nel futuro. L’assegno restituisce la possibilità di avere sogni e di poterli realizzare»

di Redazione

L'Aula del Senato con 227 voti favorevoli, 0 voti contrari e 4 astenuti ha approvato oggi il disegno di legge delega n. 1892, per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale.

«Oggi è un giorno buono per l’Italia, non solo perché segna l’avvio di un provvedimento importante ma perché inizia un tempo nuovo, il tempo del futuro e della ripartenza. Di questo tempo ci assumiamo tutti la responsabilità. È un primo passo di una riforma storica, integrata, delle politiche per la famiglia di questo paese: l’assegno unico si inserisce infatti all’interno di questa riforma che segna un cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e nel sostegno alla natalità»: così la ministra Elena Bonetti ha introdotto il voto del disegno di legge delega n. 1892, per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale.

L’assegno unico e universale «arriva in un momento drammatico del nostro paese, un dramma che ha tolto la possibilità di guardare al domani, che ha devastato la vita delle famiglie portandole nell’incertezza e nella paura del futuro. Oggi è possibile restituire la concretezza della speranza a tutte le donne e agli uomini del paese», ha sottolineato la ministra, apprezzando il lavoro unito del Parlamento e «l’intensità con cui avete rivolto lo sguardo alle giovani generazioni: le istituzioni oggi hanno avuto il coraggio di rimettere al centro le nuove generazioni, quei bambini che oggi stanno pagando maggiormente il senso di incertezza del futuro».

Con questo provvedimento «si afferma un principio importante: l’universalità del valore che questa generazione rappresenta per noi, per tutti noi, perché nei loro sogni e desideri c’è già un pezzo del nostro futuro. Il calo demografico ha raggiunto livelli drammatici, non basta riconoscere gli effetti devastanti economici e sociali, dobbiamo comprenderne le ragioni profonde, che stanno nell’impossibilità di proiettarsi nel futuro da parte delle donne e uomini del nostro Paese, che non può osare quelle scelte coraggiose di novità e sviluppo che sono oggi necessarie. L’assegno restituisce ai cittadini la possibilità di avere sogni e desideri e essere messi nelle condizioni di poterli realizzare».

La ministra sottolinea come l’assegno unico e universale sia sì un passo storico e l’esito di un percorso lungo, ma che «assume pieno valore entro una riforma che prevede congedi parentali per donne e uomini, investimento nei servizi educativi, nella promozione de dell’autonomia dei giovani. Abbiamo tutti consapevolezza che stiamo usando le risorse del futuro dei nostri figli e un modo per usarli in modo giusto è fare investimento affinché il loro futuro sia migliore del nostro oggi. Mai più una donna deve essere privata dalla libertà di scegliere se essere lavoratrice o essere madre, il Presidente della Repubblica ce lo ha ricordato in modo netto in occasione dello scorso 8 marzo, dove cresce il lavoro femminile cresce anche la natalità e i giovani ricevono una spinta positiva ai loro progetti di vita».

La ministra Elena Bonetti ha confermato «l’impegno del Governo a dare seguito alla delega che ci verrà affidata oggi, attuando l’assegno entro termine del 1 luglio».


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