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Economia & Impresa sociale 

Piccolo è bello: contro il monopolio di Amazon parte dagli Usa la rete delle imprese indipendenti

Oltre sessantamila imprese indipendenti, rappresentate da venti associazioni di categoria, hanno dato vita negli Usa a una rete che punta a contrastare lo strapotere della piattaforma di e-commerce. Small Business Rising, questo il nome della rete, punta tutto sul valore delle storie per fare pressione su media e decisori e imporre una nuova politica antitrust. In nome della comunità e di un'idea di neomutualismo radicato nel commercio di prossimità

di Marco Dotti

È una vecchia storia come il mondo: i piccoli contro il gigante. Solo che, stavolta, non siamo nel mito, ma in piena modernità tecnologica. Il caso di Small Business Rising vs. Amazon sta facendo scuola: una coalizione di venti organizzazioni d’impresa che punta a costruire un network per resistere a quello che rischia di diventare un monopolio de facto nella distribuzione locale e globale.

Primo passo: sollevare l’attenzione sulla necessità di nuove misure antitrust e normative sulla concorrenza sleale. Risultato raggiunto, anche grazie alla risonanza di un articolo di Ryan Tracy sul Wall Street Journal del 6 aprile scorso.

Secondo passo: fare pressione su Washington per ottenere in tempi rapidi una nuova stretta normativa a tutela del commercio diffuso contro il «gigante digitale».

Il potere generato da una concentrazione eccessiva di mercato, ha spiegato Stacy Mitchell, «è la più grande minaccia per le imprese indipendenti: ogni giorno perdiamo piccole imprese a causa delle tattiche anticompetitive di Amazon e altri monopolisti». La campagna iniziata da Small Business Rising, spiega ancora il co-direttore dell’Institute for Local Self-Reliance, punta a dotare i piccoli e medi imprenditori statunitensi di «una piattaforma per sollevarsi e chiedere ai politici di controllare questo potere monopolistico», regolando il commercio online e impedendo mega fusioni tra piattaforme di e-commerce.

Anche l'amministratore delegato dell'American Booksellers Association, Allison Hill, ha criticato Amazon, portando l’accento sull’elemento comunitario del commercio di prossimità: «Le imprese locali sono il cuore pulsante delle loro comunità», ha spiegato Allison Hill, amministratore delegato dell’American Booksellers Association.

L'associazione dei librai indipendenti, non-profit fondata nel 1900, si è chiamata fuori dal circuito Amazon. Lo stesso hanno fatto le oltre 60mila imprese indipendenti di droghieri e farmacisti rappresentate dall’American Independent Business Alliance, da Main Street Alliance, dalla National Grocers Association e dall’Alliance for Pharmacy Compound.

Sotto accusa da parte della rete di Small Business Rising sono alcune pratiche invasive messe in campo da Amazon.

Sul fronte commerciale: la vendita sottocosto di prodotti simili a quelli venduti dai piccoli rivenditori, e la raccolta massiva di dati sulle piccole imprese che si servono della sua piattaforma. David Guernsey, direttore generale di un'azienda di forniture per ufficio in Virginia, ha raccontato al WSJ di «non aver mai avuto un concorrente che avesse così tanta visibilità sui miei affari».

Sul fronte lobbystico: la rete di SBR punta a contrastare l’investimento in lobbying, stimato in 18 milioni di dollari sul solo fronte della concorrenza, del gigante di Jeff Bezos che, nel 2020, per effetto dei lockdown, ha visto triplicare il proprio utile, con un aumento del 37% dei ricavi, per un totale di 96,1 miliardi di dollari.

L’azione di Small Business Rising è concentrata sul «raccogliere e raccontare storie». The power of stories è il motto di questi lillipuziani: «le imprese indipendenti aiuteranno i politici a capire come le politiche antitrust fallite stanno danneggiando le loro industrie e le comunità ed è urgente agire».

Attraverso le storie si punta a costruire un neomutualismo commerciale, in contrasto al crescente community capitalism: capitalismo estrattivo che, nelle comunità locali. nei loro beni relazionali e nei loro asset immateriali vede solo un punto di ancoraggio per la propria proliferazione senza fine.


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