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Elisa Ferreira: «Puntiamo su un nuovo Bauhaus europeo per riattivare la bellezza nelle nostre vite»

La Commissione, spiega la commissaria per la Coesione sociale e le politiche regionali, ha ripreso visione e idee dalla scuola di design di Walter Gropius, lanciando un bando «per rimodellare le nostre vite quotidiane su questi valori di bellezza, relazione con l’ambiente, l’energia sostenibile per raggiungere l’obiettivo della neutralità dal carbonio nel 2050 e inclusione per migliorare qualità della vita di tutti»

di Irene Giuntella

L’Europa pensa a ripartire con città più sostenibili, belle e inclusive con il supporto di artisti, architetti, ingegneri e giovani professionisti. Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha lanciato una competizione, che rientra nella prima fase del progetto per un nuovo Bauhaus europeo, per premiare progetti di rigenerazione urbana già realizzati che sono riusciti a tradurre i valori della sostenibilità, inclusione e bellezza per ispirare nuove idee emergenti in tutta Europa. Il premio fa parte della fase di design del nuovo Bauhaus europeo promosso dalla Commissione Ue lo scorso ottobre.

Ci si potrà candidare entro il 31 maggio e il bando è aperto sia ad organizzazioni che a singoli individui per dieci diverse categorie di premi dedicati alla rigenerazione urbana e rurale, agli spazi pubblici e al social hounsing. In ciascuna delle categorie ci sono due filoni di competizione paralleli: la prima dedicata ai progetti già realizzati al momento della domanda e la seconda, New European Bauhaus Rising Stars, alle nuove idee di giovani talenti di età pari o inferiore ai 30 anni. I vincitori della prima sezione riceveranno una somma di 30 mila euro, gli altri 15mila.

«Parliamo della qualità di vita delle persone, del modo in cui immaginiamo di utilizzare e costruire i nostri spazi pubblici», spiega la commissaria Ue per la Coesione sociale e le politiche regionali, Elisa Ferreira durante un’intervista a Vita. L’obiettivo «è creare spazi dove le persone si trovino bene, che non devono essere lussuosi, ma accessibili e pratici e per questo stiamo mobilitando sindaci, architetti, designer per lavorare insieme così da poter tutti beneficiare di una migliore qualità della vita e godere degli spazi pubblici e a questo scopo sono fondamentali tre elementi: estetica, sostenibilità e inclusione».

La Commissione ha ripreso il concetto di Bauhaus, della scuola di design di Berlino di Walter Gropius, «per rimodellare le nostre vite quotidiane su questi valori di bellezza, relazione con l’ambiente, l’energia sostenibile per raggiungere l’obiettivo della neutralità dal carbonio nel 2050 e inclusione per migliorare qualità della vita di tutti».

Secondo la commissaria è per questo che anche i fondi Ue provenienti dal piano di ripresa e resilienza «devono essere utilizzati a supporto dei territori locali per svilupparsi in modo armonioso e per investire veramente sulla qualità dell’ambiente, degli edifici, delle case popolari, degli spazi pubblici affinché i cittadini si sentano a proprio agio e partecipi di questo spirito dell’Ue e di questo ambizioso progetto». In questo progetto, secondo la commissaria, il nostro Paese può essere un importante modello.

«L'Italia ha l'arte, il design, la bellezza del territorio, e può tradurre i concetti del nuovo Bauhaus con i fondi che ha a disposizione». La qualità di strade ed edifici, hanno un impatto sulla vita dei cittadini e nel modo in cui si affrontano le sfide quotidiane. «Ll’Italia – ha aggiunto – ha una responsabilità in questo perché se uno vuole vedere la bellezza va in Italia, che può quindi dimostrare di essere un esempio a cui ispirarsi per il Bauhaus».

La condivisione è al cuore del nuovo progetto «siamo qui per imparare gli uni dagli altri, e siamo pronti a imparare anche dall’Italia» ha detto la commissaria. Infine, Ferreira si aspetta che il social housing e gli spazi pubblici siano pensati per essere più inclusivi, grazie anche alla collaborazione di sociologi, che le famiglie possano vivere in case popolari più accoglienti, che i bambini possano avere una qualità di vita migliore e avere degli spazi pubblici per giocare.

Secondo Ferreira «il nuovo Bauhaus europeo è un’iniziativa molto ambiziosa» e «la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen ha avuto molto coraggio a lanciare questo progetto, è una sfida molto interessante e ne sono entusiasta. Dobbiamo avere bellezza nelle nostre vite quotidiane».


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