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Sostenibilità sociale e ambientale

Da Altromercato il primo dossier che fotografa l’impatto del Commercio Equo e Solidale

Un documento che racconta, con numeri e testimonianze, perché il fair trade sia una realtà leader per l'attenzione “integrale” all'ambiente e ai diritti dei lavoratori

di Redazione

Altromercato – la principale organizzazione italiana di Commercio Equo e Solidale e la seconda al mondo – presenta un Dossier inedito, il primo in assoluto che fotografa l’impatto del Commercio Equo e solidale e dei produttori sulla sostenibilità sociale e ambientale, e dal quale emerge fortemente come non ci possa essere sostenibilità senza solidarietà.

«Avevamo la necessità di creare un racconto uniforme e aggiornato dedicato ai nostri partner produttori e al loro impegno per la sostenibilità», afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato. «Un racconto che ci permettesse di dar loro voce su come praticano e intendono l’essere sostenibili. È stata per noi un’ottima conferma constatare quanto stiamo tutti agendo per un miglioramento continuo e concreto, da realizzare assieme lungo tutta la filiera. Questo documento è unico e inedito perché descrive, grazie al contributo dei produttori, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle organizzazioni partner di Altromercato in America Latina, Asia, Africa e anche in Italia. Un documento approfondito, arricchito da numerosi dati e testimonianze lasciate dai produttori per raccontare il loro impegno e come l’impegno influisca sulla vita delle comunità».


Il campione coinvolge ben 61 organizzazioni in 28 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, che si traduce in quasi 3.300 persone coinvolte direttamente perché parte dello staff delle organizzazioni, oltre 165mila produttori e ben oltre 617mila persone delle comunità in cui queste organizzazioni operano.
Gli esempi del dossier tracciano il quadro di una sostenibilità «integrale» – come la definisce Fundemerca, organizzazione nata per favorire l’accesso al mercato dei piccoli produttori colombiani della regione Norte del Cauca in Colombia – ottenuta attraverso un ventaglio di pratiche sostenibili che agiscono insieme per una maggiore efficacia a beneficio dell’ambiente e delle persone.

Questa idea di sostenibilità che emerge dal Dossier è la stessa che intende e pratica Altromercato per la quale fare commercio vuol dire mettere sempre al centro le persone, le comunità, il pianeta; creare valore e contemporaneamente distribuirlo; generare un impatto concreto a beneficio di tutti. La sostenibilità non è solo intenzione. È azione. Per questo Altromercato ha definito la sostenibilità “agìta”.

Sostenibilità ambientale per i produttori vuol dire produrre biologico (82% delle organizzazioni – 50 su 61) o biodinamico e dedicarsi a diversi progetti che riducono l’impatto ambientale lungo tutta la catena produttiva, anche per chi non produce food. Vuol dire mettere in pratica i principi del fair trade con diverse azioni dirette alla lotta contro il cambiamento climatico.

Dall’analisi sulla Sostenibilità sociale emerge come anche in questo caso la guida dei principi del fair trade sia imprescindibile e come diverse e importanti siano le azioni intraprese prima fra tutti l’impegno verso la parità di genere e l’empowerment femminile. Dai dati emerge che ben l’82% delle organizzazioni sostiene di applicare politiche di empowerment e parità di genere; l’80% riceve una pari retribuzione, segue il coinvolgimento delle fasce deboli della popolazione (come le donne in difficoltà, persone con disabilità o gli immigrati) ed emerge ancora una volta come il fair trade garantisca migliori condizioni economiche e di vita dei lavoratori e delle loro comunità, un aumento del fatturato e migliore qualità del prodotto.

I produttori con le loro parole, ma soprattutto con il loro agire, raccontano il lato umano della sostenibilità, fatta di diritti, di uguaglianza, di supporto per le donne, di sostegno per i giovani, di famiglie e comunità, di solidarietà verso gli altri e verso chi è maggiormente in difficoltà.

Il tema dell’ambiente e della protezione della terra si lega fortemente a quello della lotta ai cambiamenti climatici, problematica molto viva e attuale e che i produttori si trovano ad affrontare in prima persona. Lo sviluppo economico, il lavoro, l’accesso al mercato e la lotta alla povertà viene considerato fondamentale per una sostenibilità completa.

Per concludere il Dossier Altromercato ha chiesto ai produttori che cosa consiglierebbero a un consumatore italiano per adottare delle scelte quotidiane sostenibili. Sostenibili davvero per tutti, per l’ambiente e per le persone. La domanda è posta per “chiudere il cerchio” e arrivare fino a chi sta al capo finale della filiera, nonché per far parlare il principio con la fine, quindi chi con le mani e il cuore crea e chi con le mani e il cuore accoglie e sceglie i prodotti.

Questo perché “un mondo sostenibile si crea insieme”. Una delle risposte è stata quella di Fundación Chankuap, Ecuador – organizzazione non governativa, nel SudEst dell’Ecuador, che lavora con gli indigeni Achuar Shuar e i coloni meticci nella regione amazzonica vicino alla frontiera con il Perù, producono oli essenziali che ha scritto : «considera il prodotto per i suoi "valori": funzionali, culturali, ambientali, economici. I piccoli produttori sono, e siamo, capaci di produrre beni di qualità, salvaguardando e curando l'ambiente; rispettando e valorizzando l'essere umano e dando opportunità ai più piccoli, ai marginalizzati, che sono i più numerosi al mondo. Scegli di sostenerli, solo in questo modo si può ottenere il cambiamento e costruire un mondo più giusto ed equo, per tutti».


Per sfogliare il dossier completo clicca qui

Foto di copertina di Filippo Cantoni. Nell'ordine, le fotografie sono di Beatrice De Blasi, Fabio Raimondi e Marcello Patera.


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