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Apre a Bologna il nuovo Spazio Donna

Secondo i dati del Comune negli ultimi anni si è assistito ad un incremento del 30% nel numero di persone che usufruiscono dei servizi di aiuto ai cittadini: la maggior parte sono donne. In via Libia 21 un centro per sostenere le donne a rischio di violenza e i loro bambini e bambine

di Redazione

Supportare le donne che la società sta lasciando indietro, chi è a rischio di violenza o vive in situazioni di disagio. È questo l'obiettivo dello Spazio Donna di WeWorld, organizzazione impegnata da 50 anni a difendere i diritti di donne, bambini e bambine in 27 Paesi del mondo compresa l'Italia, che apre a Bologna nel quartiere San Donato-San Vitale, grazie alla collaborazione con Cadiai e al sostegno di Lines.

Un luogo dedicato all’ascolto e all’empowerment femminile che arriva dopo un anno complesso come quello trascorso, che è pesato soprattutto sulle donne. “Oggi più che mai è importante aprire questo nuovo spazio – spiega Marco Chiesara, presidente di WeWorld – Il COVID19, il lockdown, le problematiche legate alla crisi economica, hanno infatti peggiorato la situazione, lasciando ancora più isolate le donne e i loro figli. È stato un anno durante il quale – come ci dimostrano i dati della nostra ultima indagine – le donne si sono fatte carico della famiglia, spesso abbandonando i propri progetti. Ci sono anche le donne vittime di violenza domestica che sono state costrette a condividere gli spazi con i maltrattanti e sono rimaste inascoltate durante questa pandemia. In Italia, infatti, 1 donna su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita, ma non lo dice. È pensando a tutte loro che abbiamo deciso di ampliare il nostro impegno sul territorio italiano”.

“Tutti vorremmo un mondo in cui ogni donna possa essere sé stessa, libera da ogni condizionamento – spiega Ione Volpe, direttore marketing Lines – Per questo Lines, che combatte gli stereotipi, i pregiudizi e la discriminazione di genere, ha deciso di supportare WeWorld con un impegno concreto che permettesse l’apertura dello Spazio Donna WeWorld di Bologna, uno spazio in cui le donne possono sentirsi protette e ascoltate per superare insieme ogni difficoltà con iniziative di empowerment, orientamento al lavoro e un valido sostegno psicologico”.

Secondo i dati del Comune di Bologna, infatti, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento del 30% nel numero di persone e/o famiglie che usufruiscono dei servizi di aiuto ai cittadini. Tra questi le donne risultano usufruire maggiormente di mense, sportelli sociali e dormitori, a causa di una situazione lavorativa instabile e del mancato reinserimento nel mondo del lavoro dopo la maternità o la necessità di rimanere a casa a prendersi cura dei figli.

Con un’estensione di oltre 26 mila kmq, il quartiere San Donato-San Vitale si è rivelato un territorio altamente idoneo per un progetto di empowerment femminile e parità di genere. La fotografia della situazione del Quartiere, non solo in termini di fragilità potenziali ma anche di sensibilità all'azione su questo tema, ha evidenziato l'opportunità di un intervento mirato volto alla presa in carico del target individuato e alla prevenzione. È per questo che lo Spazio Donna sorgerà proprio in via Libia 21, nel cuore della Cirenaica.

Gli Spazi Donna, infatti, nascono con l’obiettivo di sostenere le donne in quartieri problematici dove spesso la violenza, oltre a essere diffusa, non è percepita come tale persino dalle donne che la subiscono. In questi spazi ci si vuole rivolgere alle donne e ai loro bambini e bambine, per far emergere le situazioni più difficili e dare una risposta concreta. Negli Spazi Donna WeWorld, infatti, le donne a rischio di violenza e in situazioni di disagio, vengono coinvolte in attività per fornire loro gli strumenti necessari per diventare più autonome e consapevoli dell’essere prima di tutto donne e poi anche mamme, mogli, figlie ed essere così in grado di prendersi cura di se stesse e anche dei propri figli e figlie.

“Il percorso della nostra Cooperativa, sin dalla sua fondazione, è caratterizzato da un impegno rivolto all'emancipazione femminile attraverso le nostre attività: Cadiai infatti, con i propri servizi, garantisce alle donne lavoro stabile, crescita professionale qualificata e culturale e autonomia, anche in termini economici. Lo fa dalla sua fondazione, negli anni 70, e lo fa oggi con un tasso di occupazione femminile dell'84% su oltre 1700 occupati. – dichiara Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai– Spazio Donna WeWorld è un servizio, quindi, fortemente in linea con l'agire della nostra Cooperativa, che ci offre, grazie alla preziosa e consolidata collaborazione con WeWorld, di poterci misurare con una nuova tipologia di servizio di cui non possiamo che essere orgogliosi”.

Gli Spazi Donna WeWorld

In Italia, solo l’11% delle donne che subiscono violenza denuncia l'accaduto, di queste quasi il 40% addirittura non parla con nessuno di quello che ha subito, in tutta la sua vita. Parliamo di un “esercito” di oltre 6 milioni di vittime. Molte di queste donne sono madri, i cui bambini diventano a loro volta vittime di violenza assistita o subita. Si calcola che nel 65% dei casi di violenza domestica siano presenti anche i figli. Inoltre nel 24% dei casi, i figli passano dall'essere spettatori a vittime.

La violenza contro le donne colpisce tutte, trasversalmente a dove vivono, all’età e alla classe sociale. Alcuni fattori che favoriscono la sopravvivenza della violenza domestica però si concentrano in misura maggiore in contesti di forte disagio sociale. È per questo che gli Spazi Donna WeWorld sono presenti a Napoli (Scampia) a Milano (Giambellino e Corvetto), Roma (San Basilio), Cosenza, a breve Brescia e ora anche Bologna.