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Al via le Rete dei presìdi Farmaceutici solidali

A beneficiare del programma sono Opera San Francesco a Milano e Comunità di Sant’Edigio a Roma. Il progetto nasce dalla partnership tra Egualia, Banco Farmaceutico e Fofi che si mettono insieme per aiutare chi si prende cura dei poveri e che, per fra Marcello Longhi, presidente di Osf «rappresenta una concreta opportunità di cura per i più poveri grazie ad una collaborazione fattiva, proficua e contro gli sprechi».

di Redazione

Favorire la cura delle persone che vivono in stato di povertà attraverso un sostegno strutturale alle realtà che già offrono loro medicine e terapie gratuite. Questo l’obiettivo del progetto Rete dei presìdi farmaceutici solidali che ha preso il via in questi giorni. L’iniziativa è stata resa possibile dalla partnership tra Egualia, Fondazione Banco Farmaceutico onlus e Fofi – Federazione degli Ordini dei Farmacisti.
Due le organizzazioni beneficiarie del programma: Opera San Francesco di Milano e la Comunità di San’Egidio di Roma. Per 12 mesi, riceveranno i farmaci di cui hanno bisogno per i propri ospiti.
Ma come funziona il progetto? Le aziende farmaceutiche associate a Egualia doneranno prodotti medicinali sottratti appositamente dal circuito commerciale, con l’obiettivo di coprire interamente il fabbisogno annuale delle realtà benefiche coinvolte.
Egualia sensibilizzerà le proprie aziende associate affinché donino; Banco Farmaceutico gestirà e monitorerà il flusso delle donazioni, verificherà periodicamente il fabbisogno espresso dalle realtà assistenziali, e raccoglierà i dati per sviluppare uno studio di ricerca nell’ambito della produzione scientifica dell’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (OPSan); mentre Fofi inviterà i farmacisti a svolgere attività di volontariato e darà il proprio contributo per realizzare un prontuario dei Presìdi Farmaceutici Solidali, fornendo così un supporto allo studio previsto.

La Rete dei presìdi farmaceutici solidali fa seguito al progetto sperimentale Farmacie di strada, inaugurato nel 2018, a Roma, da Egualia (allora Assogenerici), Banco Farmaceutico, Fofi e Imes – Istituto di Medicina Solidale. Grazie all’iniziativa, in un anno sono stati raccolti quasi 9mila confezioni di medicinali, pari a un valore di oltre 88mila euro (soprattutto analgesici, antipiretici, antiipertensivi e gastrointestinali).

«Nel momento in cui l’Italia prova a riemergere dall’esperienza drammatica della pandemia ci è sembrato giusto riprendere e proseguire l’esperienza inaugurata tre anni fa a Roma, ampliandola alla partecipazione di altri enti protagonisti dell’attività di solidarietà, integrazione e assistenza nei rispettivi territori», ha affermato Enrique Häusermann, presidente di Egualia. «Filo conduttore dell’impegno delle nostre imprese resta comunque lo slogan “Abbiamo cura di loro” che ci ha accompagnato fin dall’avvio di questa iniziativa. Così come restano validi gli obiettivi già condivisi: la riduzione dello spreco di farmaci, l’ottimizzazione di un circuito virtuoso che trasforma lo scarto in risorsa, un controllo sanitario efficace sulla catena delle cronicità, la riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso».
Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, ricorda: «Le realtà assistenziali, a causa della pandemia, hanno affrontato l’anno più difficile della propria storia recente; così, per tante persone indigenti, la cui condizione è stata aggravata dalla crisi economica provocata da quella sanitaria, è stata messa a repentaglio la possibilità di ricevere medicine e terapie da chi si è sempre preso cura di loro. Sono davvero grato, pertanto, a Egualia e Fofi per aver messo a disposizione le proprie competenze e la propria autorevolezza per aiutare, insieme, chi davvero bisogno».

«Chi come i farmacisti è stato in prima linea anche durante le fasi più dure della pandemia ha ben chiaro che le aree di sofferenza e di povertà sanitaria sono cresciute enormemente in questa emergenza e che occorrono iniziative strutturate come questa per dare una risposta il più possibile efficace» dice Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. «La solidarietà verso i più fragili è scritta nel DNA della nostra professione e i nostri volontari sono pronti a fare la loro parte con la passione e la professionalità di sempre».

«Papa Francesco nell’enciclica Fratelli Tutti (Cap. 2 n. 68) dichiara che "Vivere indifferenti davanti al dolore non è una scelta possibile; non possiamo lasciare che qualcuno rimanga 'ai margini della vita' ”. Il progetto Rete dei presìdi farmaceutici solidali viaggia nella direzione opposta e rappresenta una concreta opportunità di cura per i più poveri grazie ad una collaborazione fattiva, proficua e contro gli sprechi. Sono profondamente grato a Fondazione Banco Farmaceutico onlus, Egualia, e FOFI – Federazione degli Ordini dei Farmacisti per questa iniziativa che, sono certo, farà anche la differenza per chi soffre e non ha nulla», ha spiegato Fra Marcello Longhi, presidente di Opera San Francesco per i Poveri.
«Personalmente e a nome della Comunità di Sant’Egidio ringrazio i promotori del Progetto e sono onorato di potervi partecipare fin dai suoi primi passi. Un’iniziativa intelligente e preziosa in questo periodo, difficile per tutti ma drammatico per i più poveri. Nessuno può dire quando usciremo da questa emergenza, ma certamente lo faremo prima con l’impegno solidale di tutte le donne e gli uomini di buona volontà», ha dichiarato Sandro Mancinelli, Medico responsabile dell’ambulatorio della Comunità di Sant’Egidio.

In apertura Image by Ondrej Janovec from Pixabay


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