Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sanità & Ricerca

Modello “Family centered care”, ecco chi lo applica in Italia

Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e AOPI, l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani per la prima volta nel nostro Paese hanno organizzato un incontro con i massimi esperti del modello di approccio alla cura dei più piccoli che centrato sulla famiglia

di Redazione

Ogni anno sono migliaia le famiglie ospitate nelle 143 strutture di accoglienza legate agli ospedali pediatrici italiani e alle realtà di cura per i più piccoli: nel 2019 sono state 5.569 al Bambin Gesù di Roma, 962 al Gaslini di Genova, 731 al Meyer di Firenze, 328 al Sant’Orsola Malpighi di Bologna, 179 all’AO Arrigo di Alessandria, 153 al dipartimento Mamma Bambino di Padova, 129 all’Ospedale dei Bambini di Brescia, 121 al Burlo Garofolo di Trieste, 100 all’AOU G.Martino di Messina, 44 al Salesi di Ancona, 40 al Santobono Pausillipon di Napoli, 20 al PO Giovanni XXIII di Bari. È questa la fotografia che arriva da Firenze, dove , presso Villa La Quiete, si è tenuto l’incontro “Family Centered Care – Accoglienza delle famiglie e Ospedali Pediatrici”, organizzato da Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e AOPI, l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani. Un convegno riservato ai professionisti del settore (nell'immagine la foto di gruppo) che per la prima volta ha aperto un dibattito sul presente e sul futuro del modello di cura incentrato sulla famiglia.

I partecipanti. Sono intervenuti in qualità di keynote speaker oltre ai rappresentanti di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e AOPI, anche alcuni dirigenti e rappresentanti delle principali strutture ospedaliere italiane: ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, IRCCS Policlinico di Sant'Orsola di Bologna e AOU Padova. Sono state, inoltre, condivise esperienze di accoglienza legate ad alcuni Ospedali AOPI: Ospedale Meyer di Firenze, Istituto Giannina Gaslini di Genova, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, Ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, Ospedale Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, Ospedale G. Martino di Messina, Ospedale Umberto I Salesi Lancisi di Ancona.

Le famiglie al centro. Una filosofia quella del “Family Centered Care” che riconosce nella famiglia e nella comunità un punto di forza fondamentale nel percorso di cura e assistenza sanitaria di un bambino malato. È un modello di assistenza incentrato sulle famiglie, che prevede che tutti gli aspetti assistenziali siano tesi a sostenerle e coinvolgerle nel processo di cura, con l’obiettivo di migliorare la qualità, il benessere psicologico, i risultati clinici e l’esperienza complessiva del paziente e dei suoi familiari.

Un modello condiviso. Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald abbraccia appieno questo modello di cura: la sua rete di accoglienza, distribuita sul territorio internazionale e nazionale attraverso le Case Ronald e le Family Room, nasce con lo scopo di dare la possibilità ai bambini ospedalizzati e alle loro famiglie di restare uniti in un momento difficile come quello della terapia ospedaliera. Fondazione ha trovato in AOPI l’interlocutore ideale con cui farsi promotore del “Family Centered Care”, affinché questo modello possa diffondersi sempre più all’interno delle strutture ospedaliere della penisola.

“Siamo davvero grati di poter collaborare con AOPI per aprire un dialogo sul modello di cura che ispira la nostra attività e la nostra missione.” Commenta Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. “Mettere al centro la famiglia nel percorso di cura del bambino, siamo convinti sia la strada giusta per accompagnarli e dare loro supporto in un periodo difficile e sfidante come quello verso la guarigione; un approccio, quello Family Centered Care che dal 1999 ad oggi, in Italia, ci ha permesso di supportare più di 45.000 bambini e famiglie”.

“Siamo felici di avere organizzato un evento di interesse nazionale, come AOPI, insieme a un partner di respiro internazionale – commenta Alberto Zanobini, Presidente dell’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani Siamo convinti che il consolidato modello di accoglienza e cura adottato e condiviso dalla nostra rete di ospedali pediatrici possa rappresentare un paradigma di assistenza globale alle famiglie capace di ispirare tutto il Servizio sanitario nazionale”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA