Economia & Impresa sociale 

Tutela del pianeta e delle persone, la sfida

Tra i protagonisti dell’evento formativo internazionale dedicato all’imprenditoria sociale “Social Enterprise Open Camp – Planet & People” Hamed Ahmadi ideatore del concept di Orient Experience e la sorella Zahra Ahmadi, attivista e imprenditrice afghana. L'incontro, dal 23 al 26 ottobre nella cornice dell’isola di San Servolo nella laguna di Venezia, è co-organizzato dalla Fondazione Opes-Lcef e da Cgm

di Redazione

È in programma dal 23 al 26 ottobre nella cornice unica dell’isola di San Servolo nella laguna di Venezia il Social Enterprise Open Camp – Planet & People. Si tratta di un evento formativo di carattere internazionale unico nel suo genere e ideato per permettere alle imprese a impatto di crescere grazie all’interlocuzione con i protagonisti dell’industria e della finanza, in una modalità immersiva declinata in workshop, dibattiti, incontri e casi di studio.
Social Enterprise Open Camp – Planet & People è co-organizzato dalla Fondazione Opes-Lcef, uno dei primi veicoli italiani di Impact Investing e da Cgm, il principale network di imprese sociali in Italia. A ogni edizione l’evento ha un focus differente. In questa i partecipanti si confronteranno con imprenditori sociali che lavorano su una delle più grandi sfide dei nostri tempi: la tutela del pianeta e delle persone che lo abitano.

«Crediamo fortemente in questa iniziativa, che negli anni ha permesso a generazioni di operatori e imprenditori sociali provenienti da tutto il mondo di confrontarsi sulle sfide del futuro», dichiara il presidente Cgm Giuseppe Bruno. «Le imprese sociali hanno l’opportunità storica di testare soluzioni dirompenti e innovative per creare modelli di business capaci di rispondere ai bisogni del Pianeta. Eventi come questo possono giocare un ruolo importantissimo nel condividere idee, buone pratiche e intuizioni capaci di generare una crescita per il settore».

Nella quattro giorni sessioni plenarie si alterneranno a workshop in cui saranno proposti casi di studio e modelli di imprenditoria sociale capaci di stare sul mercato, di essere sostenibili e allo stesso tempo innovativi. Saranno esplorati il ruolo e le potenzialità delle imprese sociali in relazione alla salvaguardia del pianeta, alla tutela e gestione delle risorse, all’assunzione di stili di vita e di consumo sostenibili, alla capacità di affrontare e resistere a crisi ed emergenze inattese – come il Covid 19 – mettendo in atto forme di resilienza, rigenerazione e nuove strategie aziendali per la mitigazione del rischio imprenditoriale.
La finalità dell’evento è proprio quella di mettere in campo saperi diversi grazie a mentors e speakers di fama internazionale, imprenditori ed esperti in materia che porteranno i loro contributi stimolando riflessioni e approfondimenti. Saranno oltre 40 le esperienze e testimonianze dall’Italia e dall’estero di uomini e donne imprenditori e imprenditrici sociali che con le loro azioni stanno contribuendo a cambiare il mondo dell’imprenditoria cercando soluzioni alle problematiche ambientali che affliggono il pianeta.

Le imprese e gli imprenditori sociali presenti all’evento si occupano del pianeta e dell’uomo e offrono prodotti e servizi che guardano all’economia circolare, alla green economy, alla sharing economy e allo sviluppo della diversity in un modello aziendale.
È il caso ad esempio di Hamed Ahmadi, ragazzo afghano che ha fondato e ideato il concept dei ristoranti Orient Experience e Africa Experience, basati sull’esperienza culinaria di viaggio di migranti provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa e della sorella Zahra Ahmadi, imprenditrice afgana che ha iniziato il suo percorso gestendo un ristorante nella città di Kabul, per poi fondarne altri due da sola: “La Cucina Saharpaz” nel 2020 la prima cucina online durante il lockdown creando oltre 30 posti di lavoro per uomini e donne afghane e il Mehman e Sahar, il secondo ristornate che stava per essere lanciato il 15 agosto come il più grande ristorante culturale della città, prima della presa di potere dei talebani.
E ancora Jane Maigua, fondatrice e amministratore delegato della keniota Exotic EPZ e che ha lavorato per oltre 25 anni nello sviluppo di imprese sostenibili concentrandosi sulla catalizzazione delle startup e sulla crescita delle micro, piccole e medie imprese nell’Africa sub-sahariana. Ma anche Peter Holbrook diventato nel 2010 Ad del Social Enterpise UK che rappresenta 100.000 imprese, la maggior parte nel Regno Unito, e che lavora per promuovere l’impresa sociale come modello per cambiare sia il business sia la società. Considerando i confini nazionali, invece, interverranno tra gli altri Mauro Berruto, docente della scuola Holden ed head coach della nazionale italiana maschile di pallavolo, Niccolò Cipriani, fondatore del brand Rifò che unisce nel suo lavoro il background nella cooperazione e sviluppo sostenibile alla tradizione familiare impiegata nel settore tessile pratese. Rifò infatti è il progetto che produce capi e accessori di alta qualità realizzati con fibre tessili rigenerate in nuovi filati coi quali realizzare morbidi e soffici prodotti etici a km 0.

In apertura imagine di Riccardo Annandale/Unsplash


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