Welfare & Lavoro

Le vite degli altri. La torre più bella

Tiziana Ronzio guida l’associazione che nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca a Roma lotta ogni giorno per il rispetto della legalità. È Tiziana la protagonista della sesta puntata del Podcast realizzato da Chora Media per Vita.it. con il sostegno di Fondazione Cariplo

di Alessandro Banfi

A Roma, nel quartiere di Tor Bella Monaca, Tiziana Ronzio guida un gruppo di donne dei palazzoni popolari che lotta ogni giorno per il rispetto della legalità. Ha cominciato, quasi per caso, ribellandosi all’ennesimo disagio dovuto al degrado e allo spaccio nell’androne della torre 50, dove lei vive. Hanno fondato un’associazione che ha un nome azzeccato: “Tor più bella”. Fa capire subito la missione che le amiche e seguaci di Tiziana vogliono perseguire: il fine è rendere più vivibile l’esistenza nel quartiere che ha la fame peggiore nella Capitale.

Il sesto episodio de Le Vite degli altri, la serie podcast da me realizzata con Chora media, in collaborazione con Vita.it e con Fondazione Cariplo, è dedicato a questa magnifica esperienza. La Roma delle Torri segna la grande cerchia delle periferie, a cavallo del Raccordo Anulare, dove la Città eterna diventa anch’essa stradone anonimo: Tor Vergata, Tor Tre Teste, Tor Pignattara, Torre Gaia, Torre Angela. Nomi antichi e suggestivi che però definiscono oggi zone ghetto, tipiche delle grandi metropoli. Tor Bella Monaca è la zona più famosa: qui il progetto urbanistico degli anni 70, realizzato negli anni 80, si è sviluppato in una serie di 11 Torri, costeggiate da serpentoni edilizi. A Torbella, come la chiamano i romani, 5.567 appartamenti su 6.753, l’82 per cento del totale, sono case popolari: quattromila del Comune, 1.500 dell’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica, cioè della regione Lazio. Un piccolo record. Un concentrato unico in tutta Italia.

Tiziana Ronzio è una 50enne che non si dà per vinta. Insieme ad un’altra abitante, l’amica Anna, non ha aspettato che le cose cambiassero dall’alto. Ha iniziato a ripulire lo stanzone a lato dell’androne di ingresso del grattacielo in cui vive e ne ha allontanato degrado e spaccio. Adesso nella grande stanza bianca, spazio riconquistato alla vita civile e associata, ci sono i segni di un’attività intensa: dai pacchi alimentari per i più bisognosi alle Bibbie in arabo. Tiziana è diventata un riferimento per tanti abitanti della sua torre e del quartiere, ma è anche subito finita nel mirino della criminalità organizzata. L’ultima aggressione subita è dello scorso 7 giugno. La minaccia contro di lei è quotidiana.

Ma “Tor più bella” è la dimostrazione che non esiste spazio dove l’umanità possa essere davvero esclusa. Le storie che Tiziana racconta sono storie di riscatto, di orgoglio, di emancipazione. In un quartiere dove l’ultima recente classifica di Eduscopio (l’organismo che valuta nel merito le scuole italiane) ha dato un riconoscimento importante all’istituto Edoardo Amaldi, arrivato primo a Roma fra i licei linguistici. Certo burocrazia e malavita, a volte insensibilità delle istituzioni, pesano ancora molto. Per questo la storia di Tiziana Ronzio e di quello che ha creato è ancora più importante.

Non perdetevi il sesto episodio de Le Vite degli altri La Torre più bella.


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