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Donare cure in sicurezza? Facile con Ethicare

È nata la prima piattaforma blockchain di raccolta fondi con lo scopo di mettere in contatto donatori, medici e utenti che non possono affrontare i costi di una prestazione sanitaria. Online da poche settimane è l’evoluzione della “Banca delle visite”

di Antonietta Nembri

«Siamo online da metà novembre e la prima transazione è già stata completata» a dirlo è Giuseppe Lorusso, founder e Ceo di Ethicare, la prima piattaforma di raccolta fondi etica e decentralizzata che si presenta come «un vero proprio salto di qualità rispetto a Banca delle visite», continua Lorusso.
Ethicare, infatti, nasce dall’esperienza del progetto “Banca delle Visite” che, ispirandosi alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, ha erogato in 3 anni oltre 2mila visite mediche gratuite a quanti non possono permettersi di sostenere i costi delle cure e i tempi lunghi della Sanità. Un salto di qualità che si basa sulla tecnologia blockchain che permette di eliminare ogni forma di intermediazione.

Ethicare è una DApp, un’applicazione web multipiattaforma in grado di interagire direttamente con la blockchain Binance Smart Chain (Bsc). Le caratteristiche principali sono la decentralizzazione e l’autonomia, garantite dalla tecnologia Blockchain che oltre a permettere l’eliminazione di ogni forma di intermediazione garantisce alla campagna solidale maggiori standard di fiducia e responsabilità da parte di tutti gli attori in gioco (chi ha bisogno di cure mediche, medici e strutture sanitarie, donatori).
Utilizzarla è semplice: chi ha bisogno di aiuto può inoltrare una richiesta d’aiuto alla Community Ethicare, medici e cliniche valutano le richieste e propongono una cura o una prestazione attivando così la raccolta fondi. A questo punto entrano in gioco i donatori che scelgono le raccolte attive. A obiettivo raggiunto e visita erogata, si attiva il pagamento del medico. Se al contrario la raccolta non raggiunge l’obiettivo nei tempi stabiliti o il paziente non approva il rimborso dei donatori sarà automatico.
Tutte queste operazioni sono gestite autonomamente attraverso uno smart-contract. «Lo scoglio principale è avere medici e pazienti che abbiano a disposizione la tecnologia» osserva Lorusso. «Nel passaggio da Banca delle visite a Ethicare noi facciamo da facilitatori e puntiamo a una decentralizzazione di tutti processi».

Ma non solo. Ethicare e la sua tecnologia possono essere applicati anche alla raccolta fondi per finanziare progetti più ampi come per esempio l’allestimento di un ospedale da campo, di un reparto o l’acquisto di attrezzature mediche da parte di una ong. «Il vantaggio della tecnologia blockchain è quello di dare la massima garanzia al donatore che la sua azione andrà sicuramente a buon fine e che non ci sono intermediari tra lui e la persona o la realtà che riceve il suo dono. In pratica», spiega Lorusso, «se il circuito non si chiude: la prestazione sanitaria non viene effettuata o l’obiettivo non viene raggiunto, i soldi non vengono elargiti e sono restituiti al donatore». Per Lorusso si tratta di un effetto fiducia che faciliterà le donazioni, non solo in Italia. «Il nostro obiettivo è quello di estendere all’estero questo progetto che è applicabile in tutto il mondo», conclude Lorusso.

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In apertura immagine da Pixabay


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