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Sandro Marenco: «Così i social diventano strumento educativo»

È conosciuto come “il social prof” più amato d’Italia. I suoi profili Instagram e Tik Tok hanno conquistato in pochi mesi migliaia di studenti, dimostrando come i social network possano essere preziosi alleati per il mondo della formazione e validi canali per costruire un nuovo modello di scuola digitale

di Redazione

Insegnante di inglese e di sostegno in un istituto superiore di Alessandria, Sandro Marenco, durante il lockdown, è approdato sui social per poter incontrare virtualmente i propri studenti. I contenuti da lui proposti hanno riscosso un clamoroso successo. Basti pensare che oggi Marenco conta oltre 320mila follower su Tik Tok e 20mila su Instagram. Le sue mini-lezioni di grammatica inglese, video-pillole di meno di sessanta secondi, hanno raggiunto i 10 milioni di visualizzazioni.

Un esempio virtuoso di ciò che possiamo definire “scuola digitale“, intesa come scuola capace di utilizzare tutte le possibilità offerte dal mondo del digitale, non solo per formare a livello nozionistico, ma anche per educare.

In quest’ottica, affinché i suoi giovani follower potessero aprirsi più liberamente raccontando anche le proprie fragilità e paure, il prof ha creato una casella di posta elettronica: dilloalprof@sandromarenco.it.

Molte delle mail ricevute sono state raccolte da Marenco nel libro “Dillo al prof”, recentemente pubblicato da Salani. Un ritratto interessante per capire più in profondità le nuove generazioni.

In questa intervista, Sandro Marenco risponde alle nostre otto domande su scuola, ragazzi e social network:


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