Sostenibilità sociale e ambientale

Se anche il cashmere taglia la CO2

Brunello Cucinelli annuncia il taglio del 60% di emissioni nel decennio 2019-2028. Un segnale al mondo del lusso che arriva nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione di fine anno. L’industriale umbro ha voluto ricordare il decalogo della Casa di Moda per la quale «il profitto, il dono, la custodia, la dignità della persona umana vivono nel reciproco arricchimento»

di Giampaolo Cerri

Anche il cashmere produrrà meno CO2. Almeno quello prodotto da Brunello Cucinelli (www.brunellocucinelli.com) L’industriale della moda, noto in tutti il mondo per le sue collezioni, nel consueto consiglio di amministrazione di fine anno, svoltosi nei giorni scorsi, anziché festeggiare un recupero assai forte di fatturato, 30%, che ha consentito di raddrizzare l’annus horribilis del Covid, quello dell’esercizio precedente, ha annunciato il taglio delle emissioni del 60% nel decennio 2019 – 2028, “in termini di intensità economica”.
Uno segnale chiaro al mondo del lusso a cui si rivolge la “Casa di moda” dell’industriale umbro, quotata in Borsa dal 2021. Del resto, scorrendo la nota a margine della riunione, il risultato strettamente economico, assai lusinghiero, arriva dopo alcune pagine di riflessione sul modello etico di business della azienda di Solomeo (Pg), che lo stesso Cucinelli (Perugia, 1953) ha definito “Capitalismo Umanistico e Umana Sostenibilità”.

Risultati economici che, tra l’altro, consentono di ridurre “l’Indebitamento Finanziario Netto caratteristico” nel 2021 atteso nell’intorno dei 35 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai 93,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020, grazie alla generazione di cassa correlata all’attività operativa e agli ottimi risultati nella gestione del capitale circolante commerciale”.

Ai membri del cda, fra cui, tra gli altri, le figlie Camilla e Carolina, gli amministratori delegati Riccardo Stefanelli e Luca Lisandroni ma anche, consiglieri indipendenti, come Andrea Pontremoli, ceo Dallara, o Anna Chiara Svelto, consigliera Enel, ai membri del cda, dicevamo, Cucinelli ha ricordato l’impegno aziendale verso la sostenibilità, che ha trovato una clamorosa cassa di risonanza mondiale il 31 ottobre scorso, quando Mario Draghi ha chiamato l’industriale a parlare al G20.
«Dopo l’emozionante partecipazione come relatore in occasione del G20 in Roma, dove il nostro stimatissimo Presidente Draghi mi aveva chiesto di portare la mia testimonianza sulla nostra idea di vita e di lavoro (…)», ha detto Cucinelli, «desideravo condividere queste grandi riflessioni umane con tutto il Consiglio di Amministrazione nonché con la comunità finanziaria tramite una call prenatalizia, dedicata e altresì fissare definitivamente gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2028, anno della fine del piano decennale».

Cucinelli ha ricordato al board le idee che rappresentano «le guide e le fondamenta della nostra Casa di Moda dove il profitto, il dono, la custodia, la dignità della persona umana vivono nel reciproco arricchimento», ossia il «lavorare e vivere in armonia con il Creato», dedicando una particolare attenzione alla cura dell’essere umano, al rapporto con la terra e gli animali, al clima e alle emissioni. Idee condensate in un decalogo che ormai i 1.172 addetti hanno fatto proprio. Lui le chiama “Nostri ideali di vita e di lavoro”.
Eccole:

  • Amiamo e rispettiamo la Terra Madre coltivandola secondo natura e accogliendo i suoi frutti come il dono più caro.
  • Non usiamo più di quanto è necessario e naturale. Utilizziamo l’universo con amabilità.
  • Agiamo sempre come fedeli e amorosi custodi del Creato.
  • Crediamo nella dignità morale ed economica dell’essere umano.
  • Lavoriamo sostenendo il giusto utile e l’armonia tra profitto e dono.
  • Ricerchiamo l’armonia tra il giusto lavoro e l’umana riservatezza.
  • Ricordiamo i padri. Ci hanno insegnato a rispettare le leggi, e nella loro parola è scritta la nostra storia.
  • Crediamo in un universalismo del mondo e agiamo con grande rispetto per tutte le civiltà.
  • Accettiamo i giusti cambiamenti per vivere la parte migliore dei nostri tempi.
  • ​Amiamo i giovani e trasmettiamo loro la speranza e il sogno del futuro luminoso che li attende.

Per tornare alla riduzione di emissioni deliberata, si tratta di un piano coerente con i principi della Science Based Targets Initiative (SBTi) (https://sciencebasedtargets.org/ ) alla quale gli obiettivi saranno sottoposti entro la fine dell’anno. In valore assoluto si tratta di un taglio del 70% per le emissioni scope 1 e 2 e del 22,5% per le emissioni scope 3.


Il progetto della Biblioteca Universale di Solomeo

Ovviamente si è parlato anche del progetto della Biblioteca Universale di Solomeo, annunciato in ottobre al Piccolo Teatro di Milano. Si tratta, in questo caso, di una iniziativa della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, che Cucinelli ha istituito nel 2010 con la moglie, Federica Benda, e che è stato l’ente propulsore di tutte le iniziative benefiche e culturali dell’ultimo periodo, a cominciare dal restauro del borgo di Solomeo e la costruzione di un bellissimo teatro.

«La Biblioteca Universale», ha spiegato Cucinelli, «aprirà le sue porte nel 2024, e avrà sede nella nobile Villa Settecentesca con il grande parco che si trova in Solomeo, adiacente alla Chiesa e al Teatro; l’obiettivo è quello di raccogliere un’ingente quantità di pubblicazioni provenienti da ogni parte del mondo, in un numero contenuto di discipline fra le quali filosofia, architettura, letteratura e artigianato».
La struttura contemplerà anche libri in varie lingue ed è stata ideata per offrire ai lettori «il piacere di trovarsi come in un tempio laico della cultura e poter scegliere tra le opere di filosofi, letterati, artisti, architetti e altri grandi autori».

«Adriano Imperatore», ha spiegato lo stesso Cucinelli ai consiglieri, «dice che i libri gli hanno indicato la via della vita e che “fondare Biblioteche è come costruire granai pubblici”. Ispirandomi a questo genio e ammirando l’idea del grande Tolomeo I di creare la Grande Biblioteca di Alessandria, ho immaginato di fondare una biblioteca pubblica, una sorta di tempio laico della cultura ove sia possibile dialogare con i più grandi spiriti della storia, a partire dai classici, amabili compagni della più profonda crescita morale e culturale dell’essere umano».

In apertura Brunello Cucinelli – foto da Ufficio stampa


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA