Politica & Istituzioni

Viceministra Castelli: su economia sociale e volontariato partiamo dal dialogo

Le 70 organizzazioni del comitato editoriale di Vita hanno incontrato oggi pomeriggio in call la titolare della delega sull’economia sociale. Domande e risposte che a 360 gradi hanno toccato i tanti temi sul tappeto: dal Pnrr, alla delega fiscale, dall’Action Plan al Conto satellite, dalla Riforma del Terzo settore al volontariato. Su come strutturare meglio quest’ultimo mondo Castelli ha risposto «incontriamoci a Padova per parlarne»

di Antonietta Nembri

Da un anno, cioè dall’avvio del governo Draghi, la viceministra del ministero dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli ha la delega all’economia sociale. Ed è stata proprio lei la protagonista della prima parte della periodica riunione del Comitato editoriale di Vita che si è tenuta questo pomeriggio in streaming e che ha visto la partecipazione di oltre 70 rappresentanti delle organizzazioni. Un’occasione di dialogo a 360 gradi per affrontare i problemi e le prospettive del Terzo settore sia a livello nazionale sia a livello europeo dove «si sta lavorando con il Commissario Schmit per fissare gli obiettivi dell’Action Plan», ha illustrato Castelli che nel suo intervento d’apertura ha voluto ricordare alcuni dei temi toccati nel corso dell’intervista con il direttore di Vita (per leggere l'intervista qui): dal pacchetto fiscale della Riforma del Terzo settore al Conto satellite.

Un tema sottolineato dalla viceministra ha riguardato gli indicatori sociali come criterio di riferimento in tema di tassazione comune a livello europeo «sono la vera svolta perché sono convinta che in futuro l’economia sociale nel lungo termine sarà l’Economia», ha affermato prima di ricordare che già il Pnrr prevede gli indicatori di impatto. «A Bruxelles è in atto un percorso per dare dei criteri di contabilità sociale».


La viceministra Laura Castelli interviene al Comitato editoriale di Vita

Stimolata dalle domande che sono arrivate numerose da parte dei rappresentanti delle organizzazioni del Comitato editoriale Castelli ha poi affrontato il tema della coprogettazione e degli asili nido: «Abbiamo aumentato la spesa corrente e siamo passati dai costi storici a quelli standard. L’obiettivo è aumentare i partenariati, ma è una questione di volontà». A chi gli ha fatto notare che nel Pnrr la gran parte degli investimenti vanno a enti pubblici o sotto il controllo pubblico ha risposto: «Sono la prima linea, la seconda linea dovrà essere interpretata da voi, nella messa a terra dei progetti».

E all’obiezione sulla carenza di coprogrammazione dopo aver riconosciuto che nel Pnrr di Terzo settore si parla soprattutto nella missione 5 osserva «forse è vero che la seconda linea è progettata da altri, ma credo che si tratti di un problema culturale», ha osservato la viceministra. «Non ho visto comuni che per esempio in tema di senza dimora non si siano rivolti al Terzo settore».
E sul tema dei volontari che fanno parte di questo mondo, ma che non danno corrispettivi economici Castelli ha invitato i presenti ad aiutarla per riuscire a spiegare a Bruxelles come definire il fatto che accanto a realtà con “lucro minore” c’è un mondo a “lucro zero” «occorre tutelare questa parte – i volontari – che spesso viene data per scontata», ha chiosato prima di riconoscere come sia forse necessario «strutturare meglio la gamba del volontariato» e per farla ha proposto «vediamoci a Padova».

Il prossimo 17 febbraio la viceministra Castelli parteciperà a Parigi al primo summit in ambito Ue dei ministri con delega all’economia sociale. Prima della chiusura dell’incontro Castelli ha lasciato sul terreno alcune provocazioni in merito alla Riforma del Terzo settore «la si vuole applicare in toto? O dopo alcuni anni ci sono cose da rivedere?»

Nelle immagini alcuni momenti del Comitato editoriale


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