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Economia & Impresa sociale 

Società benefit, c’è anche Deloitte

Le aziende del network, che in Italia fattura 900 milioni, assumeranno il nuovo profilo di società che promuove un beneficio comune, introdotto nel nostro ordinamento nel 2016. Il ceo Pompei: "Coerenti con la nostra strategia che, a livello globale, ha come obiettivo creare un mondo più sostenibile: il WorldImpact"

di Giampaolo Cerri

Deloitte sceglie il profilo benefit: le società operative in Italia del grande gruppo della consulenza hanno infatti intrapreso il percorso di trasformazione in società benefit, secondo quanto prevede l'ordinamento italiano dal 2016.

Ne dà notizia la società spiegando che “all’interno degli statuti (delle varie società del network, ndr) verrà inserito l’impegno a "perseguire, nell’esercizio della propria attività economica, una o più finalità di beneficio comune ed operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti delle persone, del territorio e dell’ambiente in cui opera e dei portatori di interesse rispetto alla sua attività (personale, collaboratori, clienti, fornitori, professionisti, soci)”. Si tratta di Deloitte Italy S.p.A., Deloitte Consulting S.r.l., Deloitte Financial Advisory S.r.l., Deloitte Risk Advisory S.r.l., Officine Innovazione S.r.l., Deloitte Business Solution S.r.l., Studio Tributario e Societario Deloitte S.t.P. S.r.l., Deloitte Legal S.t.Ar.l.

Il ceo: "Scelta in linea con impegno globale"

Il passaggio a società benefit si inserisce a pieno nella strategia del network Deloitte, come chiarisce proprio l’amministratore delegato, Fabio Pompei (foto, ndr). “In Deloitte", dice, "siamo consapevoli di avere una grande responsabilità nei confronti della comunità in cui operiamo e di poter avere un impatto positivo sulle sfide complesse del mondo di oggi. Per questo, a livello globale, abbiamo lanciato WorldImpact, la strategia che ha come obiettivo quello di creare un mondo più sostenibile. In Italia", prosegue Pompei, "abbiamo declinato questo impegno con Impact For Italy, moltiplicando i nostri sforzi per affiancare imprese e istituzioni con l’idea di contribuire a una crescita più virtuosa, sostenibile e inclusiva dell’economia del Paese”.

La scelta della “benefit corporation” di Deloitte in Italia non è dunque isolata, il gruppo è impegnato da tempo sui temi della sostenibilità (qui il Report 2022), col coinvolgimento in numerosi progetti di impatto sociale, “anche attraverso Fondazione Deloitte che, dalla sua nascita, ha promosso 50 progetti e ha lanciato anche il Volunteer Hub, il primo programma di volontariato aziendale integrato”, spiega il ceo Pompei, ricordando come “Deloitte sia stata anche la prima realtà a livello globale a rendere obbligatoria la formazione sul cambiamento climatico per tutte le sue persone, in linea con WorldClimate, la strategia con cui ci poniamo l’obiettivo di azzerare le nostre emissioni entro il 2030”.

Un gruppo da 900 milioni


Deloitte, che opera in Italia dal 1923, al 31 maggio 2021 aveva registrato un fatturato lordo di circa 890 milioni di euro e conta circa 9mila persone. “Entro maggio si prevede l’ingresso di circa 1.600 persone (che saliranno complessivamente a 3mila entro l'anno), con una prospettiva di 3.500 ingressi nel corso del prossimo anno fiscale (da giugno 2022 a maggio 2023)”.

Foto della sede Deloitte a Rotterdam, di Leon Nijs su Unsplash


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