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Sanità, le Dat a quattro anni dalla legge

Informare e comunicare la prognosi nel quarto anniversario della Legge 219/2017 sulle Disposizioni anticipate di trattamento. A Bologna il 22 marzo un evento scientifico per professionisti sanitari organizzato da Fondazione ANT

di Redazione

È in programma martedì 22 marzo alle 14.30 il seminario “Informare e comunicare la prognosi a quattro anni dalla Legge 219/2017” promosso e ospitato da Fondazione ANT nella sede di Bologna (via Jacopo di Paolo, 36 – disponibile anche da fuori città in modalità online).

Il seminario, patrocinato da Ordine dei Medici di Bologna, Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna, Ordine delle Professioni Infermieristiche e Società Italiana di Cure Palliative – SICP, propone un aggiornamento sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e sull’applicazione della Legge 219/2017, a ormai più di quattro anni dalla sua approvazione.

Con l’entrata in vigore della Legge 219/2017 è possibile infatti, per ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, redigere le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). Tale documento serve per dichiarare le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari e più in generale alle scelte di cura che una persona potrebbe dover affrontare in condizioni future, quando la propria capacità di intendere e di volere o comunque di esprimersi fosse compromessa. La compilazione delle DAT offre quindi l’opportunità sia di esprimere le proprie preferenze rispetto agli eventuali trattamenti sanitari futuri sia di condividere la pianificazione dei propri percorsi di cura. In tutto ciò, i medici e l’équipe sanitaria occupano un ruolo primario e grazie alla loro competenza professionale rimangono gli interlocutori privilegiati con i quali instaurare una relazione di fiducia che possa supportare le persone nelle proprie scelte.

A oggi, è possibile depositare le proprie DAT presso un notaio, oppure redigerle di proprio pugno sotto forma di scrittura privata per poi consegnarle personalmente al Comune di residenza.

Per affiancare i pazienti, le loro famiglie e i cittadini in generale che desiderino compilare le DAT, presso ANT è attivo uno Sportello (sia telefonico – 051 7190111 dalle 9.00 alle 17.00 – sia per appuntamento presso la sede ANT di Bologna) dove gli psicologi della Fondazione forniscono informazioni e indicazioni per comprendere e usufruire al meglio di questo strumento. Inoltre è possibile scaricare dal sito www.ant.it un opuscolo informativo che contiene anche un modulo DAT compilabile.

In occasione dell’incontro, si parlerà degli aspetti etici, legali e degli sviluppi della legge ma soprattutto verrà affrontato il tema della pianificazione condivisa delle cure, trattato nell’Articolo 5 della 219/2017. Anche se talvolta meno enfatizzata, la condivisione dei percorsi di cura risulta centrale nell’assistenza del paziente affetto da malattia cronico-degenerativa e con esso il ruolo dei diversi professionisti coinvolti nell’informazione e comunicazione con i pazienti e la famiglia. Di questo si parlerà con Guido Biasco (Professore di Oncologia Medica presso l’Alma Mater di Bologna) che insieme a Silvia Varani (Psico-oncologo Psicoterapeuta, presso Fondazione ANT) modereranno l’evento con i relatori Marco Veglia (Professore Associato di Filologia Classica e Italianistica, Università di Bologna), Carla Faralli (Professore Ordinario di Filosofia del diritto presso l’Alma Mater), Stefano Canestrari (Professore Ordinario di Diritto Penale, Università di Bologna, Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica) e Andrea Bovero (Psicologo (Psicoterapeuta, SSD Psicologia Clinica Dip. Neuroscienze, Università di Torino).

Questo si inserisce a pieno titolo nell'attuale evoluzione di un modello di cura che favorisca il coinvolgimento diretto della persona e la condivisione dei propri percorsi terapeutici con i professionisti della salute.

Programma completo

Moderatori:
Guido Biasco – medico oncologo, professore Alma Mater, Università di Bologna
Silvia Varani – psico-oncologo psicoterapeuta, Fondazione ANT, Bologna

14.30 – 15.00
Comunicare la prognosi: il punto di vista delle Medical Humanities
Marco Veglia – professore Associato di Filologia Classica e Italianistica, Università di Bologna

15.00 – 15.30
Comunicazione e consenso informato dalla Legge 219 ad oggi
Carla Faralli – giurista, professore Ordinario di Filosofia del Diritto, Università di Bologna

15.30 – 16.00
Implicazioni etiche e legali a quattro anni dall’approvazione della Legge 219
Stefano Canestrari – orofessore Ordinario di Diritto Penale, Università di Bologna, Membro del
Comitato Nazionale per la Bioetica

16.00 – 16.30
I medici sanno comunicare? Cosa rende difficile la relazione tra curante e paziente
Andrea Bovero – psicologo, psicoterapeuta, SSD Psicologia Clinica Dip. Neuroscienze, Università di Torino

16.30 – 17.30
Discussione e conclusione

L'evento formativo è accreditato per Medico Chirurgo (tutte le discipline), Psicologo (discipline di Psicologia e Psicoterapia), Infermiere (ed Infermiere pediatrico) e Farmacista. La partecipazione è gratuita.