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Al via il Fellowship e Community Award Program 2022

Con l’undicesima edizione si rinnova l’impegno di Gilead a sostegno della ricerca scientifica e delle associazioni di pazienti italiane. I due concorsi nascono per trasformare nuove idee in concrete realtà progettuali nell’ambito dell’infettivologia, dell’ematologia e dell’oncologia, premiando le migliori in campo scientifico e socio-assistenziale. Per entrambi la scadenza è il 20 aprile prossimo

di Redazione

Al via l’edizione 2022 di Fellowship e Community Award Program, i due Bandi di concorso promossi da Gilead Italia a sostegno della ricerca scientifica e delle Associazioni di pazienti impegnate nell’area delle malattie infettive, dell’oncologia, dell’ematologia e delle terapie cellulari.
Due iniziative che hanno l’obiettivo di selezionare e premiare le migliori progettualità in campo scientifico e socio-assistenziale finalizzate a far progredire le conoscenze scientifiche, migliorare la qualità di vita di pazienti e caregiver, promuovere la salute pubblica del nostro Paese.

Fellowship e Community Award Program giungono quest’anno alla loro undicesima edizione, forti di dieci anni di progetti sostenuti con un contributo complessivo di oltre 11 milioni di euro. Una storia decennale, quella dei Bandi Gilead, che si racconta attraverso i quasi 500 progetti di natura scientifica e socio-assistenziale che questo contributo ha reso possibile.

Il Fellowship Program è rivolto a ricercatrici e ricercatori di Enti di ricerca e cura italiani (Ospedali, Università, Fondazioni di ricerca e Enti della sanità pubblica) chiamati a presentare progetti di natura scientifica e socio-sanitaria che migliorino qualità di vita del paziente, esiti della malattia o favoriscano il raggiungimento di obiettivi di salute pubblica. Cinque le aree a cui dovranno riferirsi i progetti: Hiv, epatiti virali, infezioni fungine invasive, leucemie e linfomi, tumore al seno.

Alle associazioni pazienti è invece riservato il Community Award Program. Quattro le aree di riferimento per i progetti presentati (Hiv, epatiti virali, malattie oncologiche ed ematologiche) e due gli obiettivi principali a cui i progetti potranno rispondere: dimostrare di avere un impatto positivo sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica di pazienti e caregiver, realizzare iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e screening.

«Diamo il via con orgoglio a questa nuova edizione dei Bandi Gilead» afferma Valentino Confalone, amministratore delegato di Gilead Sciences Italia. «Un traguardo importante, l’undicesimo, che ribadisce il nostro costante impegno per consentire alle tante idee di ricercatrici, ricercatori e Associazioni di pazienti di trasformarsi in concrete realtà progettuali, ridefinendo e ampliando gli orizzonti e i confini di ciò che in ambito scientifico e assistenziale è possibile realizzare».

Nelle prime 10 edizioni del Fellowship Program, grazie a un sostegno economico di quasi 9 milioni di euro sono stati realizzati oltre 360 progetti. Un sostegno che, oltre ad aver avuto ricadute positive sulla pratica clinica, ha consentito un’importante produzione scientifica presentata a congressi, pubblicata o in corso di pubblicazione su riviste nazionali o internazionali. Progetti di rilevanza nazionale e locale per lo screening e il contrasto delle malattie infettive.
Ciascun progetto selezionato e ritenuto meritevole da parte della Commissione Giudicatrice, riceverà un premio del valore di 30mila euro. I progetti potranno essere presentati fino a mercoledì 20 aprile accedendo a: www.fellowshipgileaditalia.it. Sullo stesso sito verrà pubblicato – entro il 15 luglio – l’elenco degli assegnatari dei fondi a disposizione, selezionati in base a criteri predefiniti dalla Commissione giudicatrice del Bando formata da esperti indipendenti.

«Siamo molto orgogliosi di rinnovare, per l’undicesimo anno, l’impegno di Gilead a sostegno della migliore ricerca scientifica italiana nelle aree dell’infettivologia, dell’oncologia e dell’oncoematologia», afferma Cristina Le Grazie, Direttore Medico Gilead Sciences Italia. «Nelle prime dieci edizioni del Bando, grazie alla dedizione delle ricercatrici e dei ricercatori italiani è stato possibile trasformare semplici idee in progetti concreti che hanno generato risultati di grande valore scientifico e clinico. Siamo certi che anche quest’anno riusciremo a ridefinire e ampliare così gli orizzonti di ciò che in ambito scientifico è possibile realizzare».

Il Bando per il Communty Award Programma, giunto anch’esso alla sua 11a edizione, prevede premi da 5mila a 50mila euro che saranno assegnati ai progetti che si distingueranno nel raggiungimento di due obiettivi: avere un impatto positivo sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica di pazienti e caregiver, realizzare iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e screening. Quattro le patologie a cui i progetti dovranno riferirsi: HIV, epatiti virali, patologie ematologiche e oncologiche.

Anche in questo caso i progetti potranno essere presentati fino a mercoledì 20 aprile accedendo a: www.fellowshipgileaditalia.it. Sullo stesso sito verrà pubblicato – entro il 15 luglio – l’elenco degli assegnatari dei fondi a disposizione, selezionati in base a criteri predefiniti dalla Commissione giudicatrice del Bando formata da esperti indipendenti. A selezionare i progetti sarà una Commissione giudicatrice formata da esperti indipendenti sulla base di una serie di criteri predefiniti (contenuto, obiettivi e fattibilità, originalità e innovatività, esperienza del proponente).

Alla proposta progettuale che si distinguerà maggiormente per l’attenzione a sottogruppi di popolazione culturalmente minoritari e discriminati all’interno della loro comunità di appartenenza sarà assegnato il premio speciale Etica “Mauro Moroni” di 5mila euro. Un secondo premio speciale, sempre di 5mila euro, sarà riconosciuto alla progettualità che si distinguerà per un utilizzo innovativo e originale della tecnologia digitale.

Dalla prima edizione, sono 120 i progetti realizzati con gli oltre 3 milioni di euro assegnati. Un sostegno economico che ha dato vita alla produzione di materiale educazionale, eventi formativi per pazienti e caregiver, servizi assistenziali e iniziative di prevenzione e screening delle malattie infettive.

«Anche quest’anno, ormai l’undicesimo», afferma Gemma Saccomanni, Senior Director Public Affairs Gilead Sciences Italia. «Gilead ha scelto di sostenere le realtà italiane che, tramite meritevoli progettualità di natura socioassistenziale, potranno efficacemente contribuire a colmare i bisogni di salute pubblica ancora disattesi. Una boccata d’ossigeno, un sostegno concreto alle Associazioni per ridefinire insieme gli orizzonti e i confini di ciò che le comunità di pazienti possono concretamente realizzare».

In apertura Photo by Joes Valentine on Unsplash


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