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VITA: in utile il primo anno da impresa sociale

L'assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2021: i ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano ad oltre 1,6 milioni di euro con un incremento del 37% rispetto all’esercizio precedente. L’esercizio si è chiuso con un utile di 16 mila euro. Nel cda, nella prospettiva del piano di sviluppo digitale entra Paolo Ainio. Nel frattempo si allarga anche il comitato editoriale che con gli ingressi di Arci, Cbm Italia, cooperativa Osa (Operatori Sanitari Associati) e dell'Ats delle Fondazioni di Comunità Campane arriva a quota 72 membri

di Redazione

Quello di maggio è stato un mese molto significativo per Vita. Tre importanti organizzazioni hanno deciso di aderire al comitato editoriale: Cbm Italia, cooperativa Osa (Operatori Sanitari Associati) e l’Ats delle Fondazioni di Comunità Campane, associazione temporanea di scopo che riunisce Fondazione Comunità Salernitana, Fondazione San Gennaro e Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli. Con l’ingresso del mese precedente di Arci nazionale il totale degli aderenti è salito a 72 membri.

Il 13 maggio si è poi tenuta la prima Assemblea dei soci di Vita Società Editoriale spa dopo l’acquisizione della qualifica di impresa sociale a cui è seguita l’adesione congiunta a Confcooperative e Legacoop. Vi hanno preso parte i rappresentanti di oltre il 72% del capitale sociale. L’Assemblea ha nominato all’unanimità il nuovo Cda, confermando alla carica di presidente e amministratore delegato Giuseppe Ambrosio, affiancato dai consiglieri uscenti Giuseppe Frangi e Marcello Gallo. A loro si aggiunge Paolo Ainio, figura strategica per il percorso di sviluppo digitale intrapreso da Vita. Il fondatore Riccardo Bonacina continuerà a essere presidente onorario.

È stato anche approvato, sempre all’unanimità dei soci, il bilancio d’esercizio 2021, che, dopo alcuni anni condizionati dal percorso di ristrutturazione, conferma il positivo percorso di sviluppo intrapreso da Vita.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano ad oltre 1,6 milioni di euro con un incremento del 37% rispetto all’esercizio precedente. La differenza tra il valore e i costi di produzione è stata di 24 mila euro. A seguito di oneri e imposte per complessivi 8 mila euro, l’esercizio 2021 si è chiuso con un utile di 16 mila euro.

«A maggio 2021 sono stato nominato presidente ed amministratore delegato di Vita, con l’obiettivo di guidare la ripresa, di riprendere una direzione, di governare l’uscita dalla paura (e non solo quella pandemica), di far esprimere la nostra azienda al massimo delle sue capacità, delle sue competenze, delle sue abilità, con forza, entusiasmo, vivacità ed anche un po’ di sano, e forse irrazionale, menefreghismo», interviene Ambrosio. Che, rispetto ai risultati economici, aggiunge: «L’utile di esercizio conferma il fatto che Vita può produrre ricchezza e che quest’ultima, come sta capitando in questi ultimi mesi, è la fonte di finanziamento principale per lo sviluppo». Un risultato realizzato grazie «al grande impegno dei lavoratori che hanno saputo raccogliere la sfida e hanno deciso di ripensarsi e di ripensare la nostra impresa e grazie al supporto degli azionisti, del comitato editoriale e di tutti gli stakeholder».

Coerentemente con la natura di impresa sociale, l’Assemblea ha infine approvato all'unanimità il Bilancio Sociale 2021 e ha adottato il “Regolamento per il coinvolgimento degli stakeholder”.


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