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Economia & Impresa sociale 

Regione Lombardia, una “toppa” per gli educatori socioeducativi

Approvata ieri all'unanimità una delibera che indica quali altri titoli di studio sono ammessi per le figure professionali socioeducative che lavorano nelle unità d'offerta sociale, dai nidi alle comunità per minori e per disabili, per sopperire alla mancanza di laureati con laurea L19

di Redazione

Non è la soluzione, ma certamente è un aiuto, una decisione che permette una maggiore flessibilità e quindi mette una temporanea toppa all’emergenza in atto, quella per cui non si trovano educatori da inserire nelle unità d’offerta sociale, che vanno dai servizi per la prima infanzia ai servizi di accoglienza residenziale per minori o per persone con disabilità fino ai Cag e ai centri ricreativi.

Stiamo parlando della delibera XI/6443 approvata il 31 maggio all’unanimità dalla Giunta di Regione Lombardia, contenente “indicazioni circa le figure professionali socio educative che operano nelle unità d’offerta sociale”. La premessa prende atto della grave difficoltà segnalata dagli enti gestori a reperire il personale qualificato previsto dalle normative vigenti e per evitare che la carenza di operatori rispondenti ai requisiti di legge possa influire sulla capacità di offerta dei servizi e sulla loro qualità, dà specifiche indicazioni su quali siano i titoli e le figure professionali che potranno essere impiegati bei servizi educativi per la prima infanzia nonché nelle unità d’offerta sociale residenziale e semiresidenziale per minori e per persone con disabilità, anche in considerazione del fatto che i primi laureati dei corsi di laurea avviati successivamente alla legge del 2017 arriveranno al termine dell’anno accademico 2021/2022.

Nei servizi educativi per la prima infanzia (nidi, micronidi, centri per la prima infanzia) si potrà disporre di personale in possesso dei titoli previsti dal D. Lgs. 65/2017 e acquisiti prima della pubblicazione della legge nel BURL (ieri, ndr). Valgono quindi – per esempio – anche maturità magistrale e liceo sociopedagogico se conseguita entro l’anno 2021/2022. Nelle comunità per minori, invece, qualora non si sia riusciti a individuare educatori coin laurea L19 o L/SNT2 o altre lauree tra quelle indicate, si potranno assumere operatori socio-educativi in possesso di diploma professionale con esperienza comprovata di almeno tre anni, a patto che il personale educativo dell'unità d'offerta in questione non sia costituito unicamente da operatori con tali caratteristiche.

In allegato la delibera di Regione Lombardia.


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