Attivismo civico & Terzo settore

Liberi di stare contro la ‘ndrangheta

Prende spunto da libro "Liberi di Scegliere", scritto dal giudice Roberto Di Bella e Monica Zapelli, il concorso nazionale che ha assegnato alcune borse di studio ad altrettanti studenti e istituti scolastici, intitolandole a vittime anche poco note dell'ndrangheta. Un percorso di legalità promosso dall’ associazione culturale “Biesse bene sociale” di Reggio Calabria

di Gilda Sciortino

Sono intitolate agli appuntati dei Carabinieri, Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, rimasti uccisi il 18 gennaio 1994 a Scilla, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, ad Annunziata Giacobbe e alla testimone di giustizia Lea Garofalo, uccise entrambe giovanissime, la prima nel 1983 mentre la seconda nel 2009, anche loro dall’ ‘ndrangheta, le cinque borse di studio assegnate agli studenti e istituti scolastici calabresi più meritevoli tra quelli che hanno partecipato al concorso nazionale “Giustizia e Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere”, promosso dall’ associazione culturale “Biesse bene socialedi Reggio Calabria.

Una tappa del percorso di legalità avviato nel 2019 dal giudice Roberto Di Bella nell’auditorium “Nicola Calipari” del consiglio regionale della Calabria alla presenza di oltre 1000 studenti provenienti da tutta la regione.

«I ragazzi arrivarono proprio per incontrare questo giudice, prima Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria e oggi Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania – spiega Bruna Siviglia, presidente dell’associazione – . Parliamo di un giudice che ha rivoluzionato il mondo della giustizia minorile e che è un punto di riferimento per tutti i giovani della nostra regione. Da allora abbiamo girato in lungo e largo tutta Italia, facendo tappa in tantissime scuole.Non ci ha fermato neanche la pandemia perché abbiamo sfruttato la tecnologia, organizzando videoconferenze che hanno mantenuto i contatti con i ragazzi rafforzando quel ponte tra nord e sud che non è mai crollato».

Un progetto importante che mira ad allontanare i ragazzi dai contesti malavitosi e di criminalità organizzata offrendo loro opportunità per cambiare vita. Oltre sessanta, infatti, sono stati i ragazzi che in questi anni sono stati sottratti a un destino per loro già segnato dall’essere considerato un criminale e non una vittima.

Sono stati e sono tantissimi, per esempio, i giovani e le loro madri che, grazie a questo percorso, sono riusciti ad allontanarsi dal contesto in cui vivevano per intraprendere un nuovo cammino.

«Quello che diciamo – prosegue la Siviglia – è che, se la Calabria ha generato la ‘ndrangheta, la stessa Calabria può generare gli anticorpi giuridici e culturali in grado di abbatterla. I nostri anticorpi si chiamano “liberi di scegliere” e funzionano».

Il progetto che ha generato il concorso nazionale coinvolge i ragazzi durante tutto l'anno scolastico, partendo dalla visione del film “Liberi di scegliere”, andato in onda sulla Rai, ma anche leggendo l'omonimo libro scritto da Roberto Di Bella e Monica Zapelli, dal quale è stato tratto il lavoro televisivo. Due prodotti sui quali i ragazzi hanno lavorato diventando strumenti di educazione alla legalità.

«Con questo percorso abbiamo aiutato anche quelle ragazze e donne alle quali viene negato il diritto di scegliere il proprio fidanzato, il proprio compagno di vita, ma anche tutti quei ragazzi bullizzati che non hanno la forza di reagire».

Le borse di studio, ognuna del valore di 500 euro, sono andate ad Asia Ruffo, dell’Istituto Istituto Scolastico “G. Renda” di Polistena e Letizia Punturiero, figlia di Maria Chindamo, dell’ istituto Scolastico “Piria” di Rosarno, per i loro elaborati. In finale anche i cortometraggi realizzati dall’istituto scolastico “Corrado Alvaro” di San Luca Bovalino, dal “Radice Alighieri Catona” di Reggio Calabra, dallo Scientifico “M. Guerrisi” di Cittanova e dall’Istituto comprensivo “R. Pria” di Scilla.

Una cerimonia importante anche grazie alla presenza, insieme al giudice Di Bella, di Carmine Buschini, l’attore interprete di film come “Braccialetti Rossi” e “La Guerra è finita”, ma soprattutto protagonista principale del film “Liberi di Scegliere”, dal quale è nata questa avventura che ha come protagoniosti i giovani con tutte le loro fragilità, ma anche con quella piccola certezza che loro il mondo lo cambieranno. Basta dare loro fiducia e gli strumenti capaci di trasformarsi, appunto, in anticorpi per combattere qualunque tipo di nemico.