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Sostenibilità sociale e ambientale

Pesca sostenibile, Bolton Group migliora gli indici di sostenibilità

Una nuova Governance interna e un Advisory Board per i temi di sostenibilità; l’ampliamento e il rinnovo delle partnership internazionali e in particolare quella con il Wwf per i prossimi quattro anni, con cui si è dato vita a un tavolo di lavoro congiunto per l’analisi delle confezioni, sono alcuni dei temi emergenti dalla presentazione del quarto Bilancio di Sostenibilità del Gruppo multinazionale

di Redazione

Presentato il quarto Bilancio di Sostenibilità di Bolton Group, impresa multinazionale familiare italiana. In una nota si sottolinea come la creazione di un Advisory Board, il rafforzamento delle partnership internazionali e il miglioramento degli indicatori di performance siano stati prova dell’impegno del Gruppo verso lo sviluppo sostenibile nel corso del 2021.
Con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile, infatti, è stata definita una nuova Governance interna che ha visto la nomina di un Sustainable Development Director, figura che risponde direttamente al Board e ricopre un ruolo di coordinamento delle attività implementate dalle diverse Business Unit. Per ciascuna Unit, inoltre, sono stati identificati dei responsabili di sostenibilità con team dedicati, che rispondono agli amministratori delegati o ai direttori generali delle diverse aree di business. Bolton Group fa sapere di essersi dotato di un comitato composto da esperti indipendenti esterni all’azienda con il compito di stimolare e arricchire il percorso del Gruppo attraverso il confronto periodico con il Consiglio di Amministrazione.

Oltre al rafforzamento della governance interna, il Gruppo ha continuato a investire nelle partnership e iniziative con organizzazioni internazionali, tra le quali Wwf, Oxfam, il Global Compact delle Nazioni Unite, Issf, Valore D e il Banco Alimentare. Il modello di Bolton Group – spiega una nota – è fondato “su collaborazioni trasformative capaci di generare un cambiamento positivo e di valore”.

In particolare è stata rinnovata per altri 4 anni la collaborazione con Wwf, con obiettivi ancora più ambiziosi in tema di pesca responsabile e tutela della salute dell’oceano. Insieme al Wwf è stato anche avviato un tavolo di lavoro congiunto per l’analisi della sostenibilità delle confezioni e l’identificazione di percorsi di miglioramento, con particolare riguardo all’utilizzo più responsabile della plastica. Da questo dialogo sono scaturiti nuovi cantieri di ricerca per lo sviluppo di solari ecocompatibili in collaborazione con l’Università delle Marche.

Da marzo del 2021 il Gruppo ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa del mondo con oltre 15mila aziende partecipanti in più di 165 Paesi. Tale partnership si inserisce nella strategia del Gruppo e ha l’obiettivo di allineare strategie e progetti a dieci principi universali tra cui il rispetto dei diritti umani, dell’ambiente, del lavoro, oltreché supportare l’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi nell’agenda globale 2030.

In linea con il suo piano strategico di espansione lo scorso anno il gruppo ha acquisito tre nuove realtà con un focus particolare in termini di sostenibilità: Wild Planet Foods, azienda statunitense leader nell’innovazione e pioniera nel mercato delle conserve di pesce pescato in modo responsabile, Madel azienda italiana leader nel segmento dei prodotti per la casa a basso impatto ambientale e The Tuna Store, azienda statunitense fornitrice di prodotti a marchio privato a base di tonno con alti standard in termini di qualità, sostenibilità e tracciabilità.

La nuova edizione del Bilancio mostra anche un miglioramento degli indicatori di performance, in relazione agli obiettivi che il Gruppo si è posto in quattro ambiti di riferimento: filiere, produzione, dipendenti e comunità.

Alcuni dati

  • Circa il 70% del tonno a marchio Rio Mare, Saupiquet, Cuca e Palmera e Isabel è stato pescato responsabilmente. L’obiettivo è di raggiungere il 100% nel 2024.
  • Nel 2021 l’86% di packaging utilizzato dall’azienda è riciclabile o riutilizzabile, in miglioramento rispetto all’84% dello scorso anno e con il traguardo del 100% entro il 2025. Alcuni brand del Gruppo hanno già raggiunto ottimi risultati: il 96% delle confezioni Collistar è riciclabile o riutilizzabile mentre le confezioni dei prodotti a marchio Omia e Chilly sono riciclabili rispettivamente al 97% e 99%.
  • L’utilizzo di plastica riciclata è stato pari al 12% in termini di imballaggi utilizzati, con un risparmio complessivo di oltre 2.200 tonnellate di plastica vergine, in netto miglioramento rispetto al 5% del 2020 e con l’obiettivo di portarlo al 40% nel corso dei prossimi 4 anni.
  • L’81% dell’energia utilizzata dal Gruppo è proveniente da fonti rinnovabili, in miglioramento rispetto al 78% dello scorso anno e con l’obiettivo di arrivare al 100%.
  • Le emissioni di anidride carbonica per prodotto finito presso gli stabilimenti produttivi sono state ridotte del 17% rispetto al 2017. L’obiettivo è di raggiungere entro il 2025 il -20% CO2 per tonnellata di prodotto finito rispetto al 2017.
  • Nel 2021 il 95% dei rifiuti provenienti dagli stabilimenti produttivi è stato recuperato o riciclato. Un dato in miglioramento rispetto al 2020, in cui questo valore si attestava al 93%. L’obiettivo è quello di raggiungere il 100%.
  • Nel 2021 è stata ridotta del 20% la frequenza degli infortuni frutto anche dell’incremento delle ore di formazione per i dipendenti degli stabilimenti produttivi.

Il Gruppo ha continuato a sostenere le comunità in cui opera attraverso la donazione di prodotti per le emergenze e a supporto di organizzazioni che offrono aiuto alle famiglie indigenti. Sono 4 milioni i prodotti donati nel 2021, dato in aumento rispetto al 2020.

In apertura foto di pesca a canna Bolton – da ufficio stampa


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