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Politica & Istituzioni

Un’Agenda di legislatura, non solo un Manifesto

Presentato al Meeting di Rimini il Manifesto promosso da NeXt-Nuova economia per tutti al quale hanno già aderito oltre duecento tra Associazioni e Soggetti della Società civile italiana. Giorgio Vittadini e Mauro Magatti, nella conferenza stampa guidata da Eugenio Andreatta hanno risposto alle domande dei giornalisti chiarendo da subito il motivo dell’Appello: aggregare tutte le realtà e diventare un soggetto che nel corso della prossima legislatura pungoli costantemente il nuovo Governo chiedendo attenzione su una “Agenda per il bene comune”

di Gabriella Debora Giorgione

In vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022, NeXt-Nuova Economia per Tutti ha lanciato un Appello (qui) con il quale ha chiesto ai Segretari delle forze politiche di mettere al centro l'Agenda politica sperimentata sul campo delle buone pratiche del Paese.

Nell’Agenda, lettera per lettera, le parole chiave come cittadinanza attiva, sussidiarietà, partecipazione, co-progettazione e co-programmazione, consumo e risparmio responsabile, comunità energetiche, felicità e ricchezza di senso del vivere.

Un’Agenda, cioè, dove i cittadini e la società civile non siano sudditi, meri elettori o leoni da tastiera, ma protagonisti del progresso civile e dove sono espressi con chiarezza orientamenti e proposte sui temi dell’Europa, del lavoro, della sostenibilità ambientale, della lotta alla povertà, del welfare e della cura.

La presentazione al Meeting

L’Appello, che è disponibile sul sito di NeXt per essere firmato, è stato presentato al Meeting di Rimini da Giorgio Vittadini, Presidente di Fondazione per la Sussidiarietà, e da Mauro Magatti, Docente di Sociologia all’Università Cattolica di Milano, in una Conferenza stampa guidata da Eugenio Andreatta, portavoce del Meeting.

«Questo momento del paese è un momento molto delicato – ha detto Mauro Magatti – si è pensato quindi di aggregare l’associazionismo che fa riferimento al mondo cattolico, ma non solo, e di iniziare un percorso che non si riduce al momento elettorale. Il senso di questo Appello è un richiamo alla responsabilità di tutti: dei partiti e dei cittadini a prendere sul serio questo passaggio ed evitare le pure contrapposizioni e le pure superficialità. D'altra parte – ha continuato Magatti – c'è l'idea appunto di ricomporre un po' questo mondo variegato e ricco che accompagna il nostro Paese da tanti anni nella prospettiva di porre un'agenda che sia di interesse della società civile, delle persone, delle associazioni, del mondo economico e sociale perché tante volte i partiti, per tante ragioni, si fanno prendere dalle priorità dettate da tanti fattori che non sempre sono le priorità delle persone e dei gruppi».

Quindi l'idea è di aggregare queste realtà e diventare un soggetto che «Anche nel corso della legislatura – prosegue Magatti – mobiliti il mondo della Società civile rispetto ad alcune proposte specifiche che saranno portate all’attenzione del mondo politico in vista di un'Agenda per il bene comune che sostanzialmente si rifà alle idee e alle impostazioni date Papa Francesco nella Laudato Sì e nella Fratelli tutti, cioè l’idea che non risolviamo i problemi da soli, ma li possiamo risolvere solo insieme e che noi esistiamo solo come persone, cioè come esseri in relazione e non come somma di singoli individui».

Sulla base di questa matrice, «L'idea – conclude Magatti – è di proporre progressivamente punti concreti attorno a cui mobilitare i soggetti della Società civile».

Che non sia qualcosa campato per aria lo chiarisce Giorgio Vittadini «Il rapporto della Fondazione Solidarietà 2022 fatto con l'Istat ha dimostrato che quando ci si impegna in questo modo nelle realtà sociali nel terzo settore migliora per le persone il tasso di occupazione, diminuisce il rischio delle povertà, diminuiscono le morti, aumenta il tasso d'istruzione, aumenta il tasso d'istruzione, cioè migliora il benessere sociale. Quindi questo Appello, e il fatto che le forze politiche si innervino nella realtà sociale, può migliorare il Paese senza spendere soldi in più».

Che poi è anche tutto il fil rouge del Meeting 2022: «Quest’anno ai politici – prosegue Vittadini – noi vorremmo chiedere qualcosa che non è nella campagna elettorale finora: un ripensamento del ruolo del partito perché se i partiti non partono dalla società non capiscono neanche i bisogni reali e quello che viene fuori è semplicemente una rissa e non un dialogo».

Appuntamento a Roma

Il 6 settembre, a Roma, Leonardo Becchetti, Carla Collicelli, Luca Jahier, Mauro Magatti, Alessandro Rosina, Paolo Venturi, Mariangela Cassano, Elena Granata – che hanno già confermato la loro presenza e che sono tra i promotori dell’Appello – si sono dati appuntamento al Palazzo della Cooperazione, luogo-simbolo, e con la moderazione di Riccardo Bonacina dialogheranno con Giulio Loiacono (ASvis), Gianfranco Cattai (Retinopera) Francesco Gagliardi (Associazione Camaldoli), Rosanna Mazzia (Sindaca di Roseto Capo Spulico, Presidente di Borghi Autentici d’Italia, Componente dei Sindaci del Recovery e Sindaca della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome), Vito Fusco (Sindaco di Castelpoto, Componente dei Sindaci del Recovery e Sindaco della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome), Angelo Moretti (Referente della Rete italiana “Per un Nuovo Welfare”). Sono annunciati gli interventi di Graziano Del Rio (Partito Democratico), Steni di Piazza (Cinque Stelle), Antonio Palmieri (Forza Italia), Maria Chiara Gadda (Italia Viva/Azione), Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia), Armando Siri (Lega), Marco Bentivogli (Partito Democratico). Sono in corso di conferma numerosi altri interventi di esponenti nazionali della società civile e del terzo settore.


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