Sostenibilità sociale e ambientale

Coopstartup Commons, il bando nazionale per un’economia sostenibile

L'iniziativa di Legacoop e Coopfond, in partnership con Banca Etica, Ifel SiBaTer e Scs Azioninnova, ha l’obiettivo di favorire il consolidamento delle cooperative già costituite, attraverso un percorso di formazione, tutoraggio e accompagnamento che si snoderà in varie fasi. Saranno selezionate 15 idee di impresa, di filiera o di rete

di Redazione

Si chiama Coopstartup Commons il bando nazionale rivolto alle cooperative che aderiscono a Legacoop, che quest’anno ha l’obiettivo di favorire il consolidamento delle realtà già costituite, attraverso un percorso di formazione, tutoraggio, accompagnamento e accelerazione che si snoderà in varie fasi. La call, che prende il via oggi, è promossa da Legacoop e Coopfond, il fondo mutualistico di promozione e sviluppo della cooperazione, in partnership con Banca Etica, Ifel SiBaTer (Istituto per la finanza e l’economia locale dell’Anci) ed Scs Azioninnova, società di consulenza direzionale. Si guarda a un modello alternativo possibile che pratichi la sostenibilità sociale e ambientale in modo concreto, favorisca l’occupazione, riqualifichi le periferie delle grandi città, valorizzi i piccoli borghi e le aree interne. E poi, inclusione e servizi collettivi, istruzione e cultura, salute ed energia, parità di genere e lotta alle diseguaglianze, imprese e innovazione, lavoro e consumo responsabile: le Cooperative di comunità accrescono il benessere e la coesione dei contesti sociali in cui operano, realizzando ognuna tanti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il bando rimarrà aperto fino al prossimo 15 novembre, data entro la quale dovranno essere costituite le Cooperative di comunità aderenti a Legacoop che intendono partecipare, una platea che ad oggi conta 97 realtà con oltre 3000 soci e 500 occupati. Green community e sostenibilità, coesione sociale e welfare, turismo e cultura, digitalizzazione, Banca delle terre e progetti di recupero di beni comuni o confiscati alle mafie: sono questi gli ambiti in cui i progetti presentati dovranno muoversi, con la stella polare del miglioramento della qualità della vita delle comunità locali interessate.

Alla chiusura, saranno selezionate un numero massimo di 15 idee di impresa, di filiera o di rete, ed entro 31 gennaio 2023 gli esiti saranno comunicati ai vincitori. Alle cooperative che supereranno la selezione, Coopfond garantirà un voucher per i servizi di accompagnamento del valore massimo di 10mila euro ciascuno, il supporto di “business angel” fornito da Scs e un contributo a fondo perduto di 5mila euro alla conclusione dell’accompagnamento, mentre Banca Etica metterà a disposizione fidi e prestiti agevolati.

«Oggi è necessario investire –spiega il direttore generale di Coopfond, Simone Gamberini – verso un’economia sostenibile e inclusiva. Le cooperative di comunità sono indubbiamente un attore capace di realizzare nel proprio ambito questo obiettivo. Con il bando che avviamo oggi vogliamo dare loro un’ulteriore opportunità per tradurre questa potenzialità in progetti concreti, capaci di migliorare la vita delle comunità al cui servizio sono nate».

«Commons è qualcosa di più di un bando», aggiunge Paolo Scaramuccia, responsabile ufficio promozione e cooperative di comunità di Legacoop. «È un percorso di accompagnamento che Legacoop, insieme a Coopfond, mette a disposizione delle cooperative che vogliono guardare al futuro, imparando a progettare e consolidando i propri fondamentali economici, per essere maggiormente capaci e attrattive. L’obiettivo è quello di aiutare le comunità nei propri percorsi di crescita, offrendo strumenti che consentano loro di essere attori fondamentali per lo sviluppo del proprio territorio. Negli anni ci siamo resi conto che le risorse economiche messe a disposizione sono importanti, ma non sufficienti per creare una buona impresa, è fondamentale investire in formazione, accompagnamento e reti solide. Questo è stato il segreto del bando Coopstartup Rigeneriamo Comunità, un modello che vogliamo replicare in questo programma di accelerazione».


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