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La buona terapia non basta, occorre umanizzare le cure

Umberto Comberiati, presidente e a.d. di Teva Italia, la multinazionale del farmaco equivalente e biologico, racconta gli Humanizing Health Awards, i premi ai migliori progetti di volontariato in sanità, scelti e votati dai dipendenti stessi. Ascolta l'episodio n.37

di Giampaolo Cerri

Umanizzare le cure: Teva Italia, branca della multinazionale israeliana con oltre 100 anni di storia, leader nel nostro Paese nella produzione dei farmaci equivalenti e biologici, dal 2019 premia le associazioni di volontariato e le realtà pubbliche o non profit impegnate in questo.

Sono gli Humanizing Health Awards, in cui l'azienda coinvolge tutto il personale, oltre 1.000 dipendenti, cui viene proposto di selezionare e votare i progetti migliori.

Quest'anno, su 54 candidature, a essere premiate – con un assegno di 10mila euro ciascuna – sono state realtà come Fondazione Theodora, Fondazione De Marchi, AsBin e Luce per la Vita onlus, i cui progetti raccontiamo qui.

Al presidente e amministratore delegato di Teva Italia, Umberto Comberiati, abbiamo chiesto di spiegare qual è la filosofia dell'iniziativa.

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