Sostenibilità sociale e ambientale

Milano, una policy hackathon per la giustizia climatica

Nell’ambito del progetto Actjust il 14 e 15 gennaio si sono ritrovati a Milano oltre 40 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia per una due giorni all’insegna delle pratiche innovative per contrastare il cambiamento climatico. «Questo è il momento per plasmare il futuro dell'impegno dei giovani nella vita democratica e civica a livello europeo anche attraverso l’uso di forme innovative di partecipazione capaci di sensibilizzare e attivare sempre più giovani», dice Federico Rucco, Project Manager del progetto Actjust per ActionAid Italia

di Redazione

L’attuale crisi climatica è una delle maggiori sfide globali del nostro secolo. Ma oltre agli ormai ben visibili impatti ecologici, emerge sempre più una gravecomponente sociale che spesso coinvolge e colpisce in maniera sproporzionata popolazioni di Paesi solo in minima parte responsabili delle emissioni globali di gas serra. Gli urgenti e indispensabili cambiamenti strutturali in settori come la mobilità, la produzione e il consumo, l'agricoltura el’efficienza energetica chiedono decisioni sagge che aiutino contemporaneamente lo sviluppo economico, attenuino gli impatti dei cambiamenti climatici già inatto e rafforzino una produzione e stili di vita resilienti e sostenibili.

A discuterne Milano, lo scorso weekend, un gruppo di 40 giovani attivisti, leader e professionisti del settore che, riuniti in un hackathon organizzato nell’ambito del progetto Actjust, hanno provato a formulare soluzioni politiche innovative a favore della giustizia climatica. I progetti ideati spaziano dalla creazione di app che permettano di sviluppare consapevolezza sui propri consumi alimentari e che chiedano riscontro alle istituzioni su politiche di misurazione dell’impronta ecologica della filiera alimentare a una piattaforma per informare e generare consapevolezza sulla gestione dei rischi causati dal cambiamento climatico; dalla creazione di una metodologia scolastica che renda la scuola un’incubatrice di comunità per mettere in comune le risorse a piattaforme social dove riciclare i materiali di scarto alimentare.

«Per un intero weekend ci siamo ritrovati con gruppo di giovani per stimolarli a ragionare su possibili soluzioni e politiche efficaci affinché non ci sia lotta alla crisi climatica senza adeguate misure che assicurino anche la giustizia climatica. Questo è il momento per plasmare il futuro dell'impegno dei giovani nella vita democratica e civica a livello europeo anche attraverso l’uso di forme innovative di partecipazione capaci di sensibilizzare e attivare sempre più giovani», afferma Federico Rucco, Project Manager del progetto Actjust per ActionAid Italia.

Vincitore dell’edizione italiana, che volerà a Vienna per l’edizione europea, è il progetto EvolviON – ideato da Amir Speranza, Giulio Boccaccio, Isabella Sofia De Gregorio, Margherita Rigoli, Penelope La Verghetta, Sarayumi Privitera – che, con la campagna ClimART e altre azioni, mira a generare consapevolezza e coinvolgimento nella lotta al cambiamento climatico e alla cura del pianeta attraverso il linguaggio inclusivo ed empatico dell’arte e una strategia di ingaggio del pubblico attraverso la collaborazione con musei del territorio italiano, raggiungendo l’Italia a livello intergenerazionale, e quindi anche chi non si occupava preventivamente di giustizia climatica.

«EvolviOn è, prima di tutto, una scelta per la giustizia climatica, un accendersi per immaginare il nostro futuro in chiave intergenerazionale», racconta Isabella Sofia De Gregorio. «La nostra mission è diminuire la sensazione di individualismo nella lotta per la giustizia climatica, ribaltando la visione del rapporto arte–clima. Creando connessioni, promuoviamo il dialogo per trasformare la società ed aumentare l’impegno civico e democratico, raggiungendo anche chi non si occupava preventivamente di giustizia climatica. Domani è già qui, e il domani è di tutti».

Educare i giovani all'ambiente significa far capire loro le ampie conseguenze sociali della crisi climatica. Infatti, secondo recenti studi solo il 4% degli studenti ritiene di sapere molto sulla crisi climatica mentre il 57% vorrebbe saperne di più sulle soluzioni sostenibili1. In generale tuttavia, come mostra un'indagine condotta in 23 Paesi dell'Unione Europea, l'85% dei giovani è preoccupato per la crisi climatica2.

«C'è bisogno di rafforzare l’educazione ambientale presente nei programmi scolastici europei focalizzandola maggiormanete sulla crisi climatica. Il nostroobiettivo, come organizzazioni partner di Actjust, è quello di rendere tutti più consapevoli di quelle che sono le azioni necessarie da intraprendere alpiù presto per realizzare un cambiamento di sistema, a partire dalla società civile europea», conclude Federico Rucco Project Manager del progetto Actjust per ActionAid Italia.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA