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La miglior fundraiser è Luisa Bruzzolo, da 25 anni innamorata delle cause che sostiene

La direttrice generale di Lilt Milano è la vincitrice dell’Italian Fundraising Award, ideato e realizzato dal Festival del Fundraising (con il supporto di Ferrovie dello Stato) e quest’anno promosso insieme a VITA. Il premio, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, sarà assegnato nel corso di una cerimonia pubblica il 7 giugno in occasione del sedicesimo Festival del Fundraising. Bruzzolo ha vissuto in prima persona l’evolversi delle raccolte fondi, raccogliendo nella sua carriera oltre 100 milioni di euro

di Antonietta Nembri

A vincere l’edizione 2023 dell’Italia Fundraising Award, che vede la sponsorship di Ferrovie dello Stato Italiane che da quest’anno dà anche il nome al premio oltre che rafforzare il suo supporto al Festival del Fundraising, è Luisa Bruzzolo. Direttrice generale di Lilt Milano si occupa da 25 anni, un quarto di secolo, di raccolta fondi e nel corso della sua carriera ha raccolto oltre 100 milioni di euro per diverse cause. «Un mondo che è cambiato tantissimo» commenta Bruzzolo che in questo settore ha ricoperto sia ruoli specialistici dall’individual giving fundraising, alla comunicazione, agli eventi, al corporate e major donor fundraising… sia manageriale, come ora da Dg. «La mia fortuna in tutti questi anni è che sono una persona flessibile, non dicevo mai di no e coglievo tutte le opportunità per provare a confrontarmi con i tanti ruoli della raccolta fondi», osserva a chi le fa notare i tanti passaggi della sua carriera.

Un percorso partito con una campagna umanitaria nel 1997 con il Cesvi. «Una campagna che era partita con VITA e che nasceva per aiutare la popolazione del Nord Corea colpita da una terribile carestia», racconta Bruzzolo, che ricorda anche un altro importante passaggio delle raccolte fondi vissuto in prima persona: «Posso dire di aver visto nascere gli sms solidali, ricordo l’arrivo del fax dall’Inghilterra negli uffici di Vodafone Italia con il logo del Super Messaggio Solidale, oggi non sono più lo strumento performante di vent’anni fa, ma allora riuscirono a fare la differenza».
Bruzzolo inoltre ha sostenuto diverse cause, «non mi sono mai lasciata condurre solo dalla fedeltà all’organizzazione, ma dalle sfide e dall’opportunità di fare la differenza», sottolinea. E aggiunge «ho amato tutte le cause per cui ho lavorato: dall’emergenza umanitaria con Cesvi all’aiuto all’infanzia con Mission Bambini e poi il patrimonio culturale italiano con il Fondo per l’Ambiente Italiano-Fai e ancora la causa dell’umanizzazione delle cure con Vidas e ora la lotta contro i tumori con Lilt Milano Monza Brianza».

Bruzzolo è alla Lilt dal 2019, «l’ho considerata una congiunzione astrale, due anni prima avevo avuto un tumore al seno e quando mi hanno cercato ho pensato che potevo mettere a disposizione di una causa che mi stava molto a cuore – la prevenzione e la cura dei tumori – la mia professionalità. Non potevo farmi sfuggire questa occasione».

L’edizione 2023 del Premio viene presentata con VITA e la recente collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane, è dedicata a tutte quelle persone che, con le loro storie e attraverso la sperimentazione di nuove modalità di raccolta fondi, hanno cambiato il modo di fare fundraising e fatto da apripista a tutto il settore. La cerimonia di premiazione è in programma il prossimo 7 giugno in occasione della plenaria di chiusura della XVI edizione del Festival del Fundraising. Gli organizzatori spiegano la decisione di aprire a tutti quello che per gli addetti ai lavori è uno degli appuntamenti più attesi del Festival nasce dalla volontà di offrire a chi fosse interessato la possibilità di immergersi in questo mondo in prima persona.


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