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Enti pubblici, il 15% di assunzioni per i giovani che hanno svolto il Servizio civile

La Camera ha approvato l'emendamento del Governo che modifica le modalità dei concorsi e delle stabilizzazioni nel pubblico impiego. Una svolta che era stata annunciata due mesi fa dal ministro Abodi nel corso di un incontro con il comitato editoriale di VITA

di Redazione

Le commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati hanno approvato l’emendamento del Governo al DL 44/2023 (Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche) che prevede una riserva di posti del 15% nei concorsi pubblici per chi ha svolto senza demerito il Servizio civile universale. Si tratta di un passaggio molto importante in un periodo di contrazione delle domande presentate dai giovani in tutta l’Italia, e che fa seguito alle proposte avanzate dal ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi (nella foto) nel corso dell’incontro con il comitato editoriale di Vita non profit che si è tenuto il 23 marzo scorso.

Il decreto Pa, che modifica in maniera decisa le modalità dei concorsi e delle stabilizzazioni nel pubblico impiego, oggi approda in Aula per la discussione generale. Un’altra novità rilevante è che, per le assunzioni del personale non dirigenziale, i bandi potranno prevedere soltanto lo svolgimento della prova scritta e, di conseguenza, sarà abolita la prova orale sino al 31 dicembre 2026, allo scopo di velocizzare le procedure dei concorsi.

Per consultare l’intero testo dell’emendamento, che modifica anche il D.Lgs. 40/2017, cliccare qui.


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