Un passo avanti verso lo “Sviluppo”

di Paolo Venturi

Finalmente è stato presentato pubblicamente il Rapporto della Task Force istituita dal MISE per rendere più ospitale l’ITALIA per tutti coloro che amano creare valore “trasformando un’idea in un’impresa”.

Non è ancora un provvedimento legislativo, ma costituisce a mio avviso un punto di non ritorno nella prospettiva dell’innovazione (sociale) nel nostro paese. Ciò che vi è scritto è stato infatti prima studiato, poi discusso pubblicamente ed infine rilasciato nella propria comunità di riferimento, generando un’aspettativa difficilmente comprimibile e capace di forzare tutti gli eventuali tentativi di rinviare o annacquare le proposte contenute.

Ovviamente non tutto potrà essere fatto subito, ma l’aspettativa è che in tempi rapidi (entro settembre) si comincino ad operare scelte capaci di migliorare l’ecosistema e il ciclo di vita delle start up (lancio-crescita-maturità-consapevolezza).

Lo si potrebbe definire un  provvedimento per “lo sviluppo”,  precisando che tale concetto ha ben poco da spartire con quello di crescita. Etimologicamente, sviluppo significa “liberazione dai viluppi, dai vincoli” che limitano la libertà della persona e delle aggregazioni sociali in cui essa si esprime.

Ecco quindi che, in sintesi e in misura dichiaratamente parziale, provo a presentarvi alcune azioni significative contestualizzandole dentro la visione della scuola di pensiero francescana (Zamagni 2012), che indentifica le tre dimensioni dello sviluppo autenticamente umano, tante quante sono le dimensioni della libertà:

– la dimensione quantitativo-materiale, cui corrisponde la libertà da;

– quella socio-relazionale, cui corrisponde la libertà di;

– quella spirituale, cui corrisponde la libertà per.

Sviluppo/Libertà da. (Burocrazia–Vincoli strutturali). Qui il rapporto è molto incisivo perché opera una forte semplificazione amministrativa (i-srl e lo statuto zero) e fornisce incentivi soprattutto al capitale umano delle start up (contratti tipici incentivati). Grande è l’enfasi alla dimensione finanziaria mediante la costituzione di fondi di garanzia e per gli investimenti seed.

Sviluppo/Libertà di. (Finanziare). Gli investimenti (delle imprese)  saranno detassati  e i finanziamenti di chi vorrà sostenere finanziare le start up (crowdfunding, social lending) saranno incentivati.

Sviluppo/Libertà per. (Sostenere la cultura imprenditoriale). Il valore culturale del rapporto risiede in gran parte nel messaggio che “fallire non è un dramma” e a tal fine sono previste meno conseguenze per chi fallisce e la possibilità per lo startupper di diventare il curatore fallimentare.

Queste sono solo alcune delle numerosissime azioni contenute all’interno di questo lavoro che ha dedicato uno spazio anche alla dimensione sociale.

Premesso che la “socialità” di un’impresa non la si recupera dalla sua denominazione, ma dalla sua concreta azione di produrre in maniera continuativa valore sociale, il rapporto introduce la i-srl a vocazione sociale identificandola a partire dai settori in cui essa opera.

L’operazione su questo punto diventa debole poiché, pur garantendo a questo tipo di start up in alcuni casi migliori condizioni di incentivo, “sembra” impedire alla cooperazione, la forma giuridica che ha già dimostrato la capacità di  creare innovazione e di generare occupazione in ambito sociale, di poter essere utilizzata.

In ambito sociale un maggior pluralismo nelle forme avrebbe sicuramente  aumentato l’outcome delle azioni e favorito una ibridazione di due mondi (cooperazione e tecnologia) che anche al Workshop sull’ Impresa Sociale di  Riva del Garda abbiamo visto essere nella pratica più vicini di quello che la ricerca riesce a fotografare.

Voglio concludere ricordando che “L’Ottimo è nemico del Bene (comune)” … e che quindi pur auspicando ulteriori miglioramenti  di “RESTART  ITALIA!”  in fase legislativa,  sono certo che, se implementato, il rapporto costituisca un importante punto di partenza per rigenerare una nuova stagione imprenditoriale che speriamo sia sempre più sociale e cooperativa…


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