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Solidarietà & Volontariato

“Ti sveglierai in un posto migliore”

di Claudio Colombrita

L’inizio di una nuova vita, la fine di un incubo, il futuro al di là del mare.

Sono tanti i motivi per cui ho deciso di imbarcarmi col mio piccolo in questa bagnarola.

Ho sudato, guadagnato, sacrificato il mio tempo ma ho finalmente raggiunto la somma necessaria per me e per lui, si parte!

Non so se son più spaventata o eccitata, mi hanno raccontato che molti ce l’hanno fatta, tuttavia qualcuno ci rimette le penne e non è proprio un pensiero piacevole…

Ho questa creatura tra le braccia, nei suoi occhi trovo la forza di fare il grande passo, appuntamento all’alba, siamo nelle mani di Allah!

Rispetto all’incubo di poche ore fa, qui è tutto molto peggio, siamo stretti come sardine, manca l’aria, siamo partiti da poco e già gli schizzi d’acqua mi hanno congelato, non c’è freddo ma il mare ha deciso di metterci i bastoni tra le ruote!

Il mio piccolino è tra le mie braccia ben saldo, resisto agli urti degli uomini, più passa il tempo e più sono bestie assatanate, hanno fame e mi guardano con occhi spiritati, qualcuno prova a comandare senza troppa convinzione, siamo già alla deriva!

Le onde sono sempre più alte, il mio piccolo mangia, attaccato al mio seno si sente al sicuro, per lui nulla sembra cambiato, il mare lo culla, la mamma lo sfama, si sveglierà in un bel posto chiamato Europa.

D’improvviso un sussulto, entra acqua, fredda, gelida, il mare non vuole condurci in porto, il mio amore non riscalda più a sufficienza, mio figlio è ora tutto zuppo, una ragazza esile e dallo sguardo spento mi presta un panno per asciugarlo.

Canto la sua canzoncina preferita ma continua a piangere, non si sente più al sicuro, è terrorizzato ma l’Europa non può essere ancora lontana, all’orizzonte si vede qualcosa, “anima della mamma” tutto questo è per un tuo futuro migliore.

Dopo giorni di stenti e sofferenze stiamo per coronare il nostro sogno, il mio piccolo sembra essersi calmato ma il mare no, è beffardo e turbolento, ha deciso che la nostra Europa è quella in fondo al mare.

Non mi stacco un attimo dal mio piccolo, è ancora saldo tra le mie braccia, non si renderà conto di niente, si sveglierà in un posto migliore di quello in cui si è addormentato.

Dal blog "La sensibilità non è un reato"


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