Diritti da riconoscere
Legge sui caregiver, qualcosa si muove
Il disegno di legge per il riconoscimento del caregiver familiare a cui ha lavorato un tavolo tecnico voluto dalle ministre Locatelli e Calderone «è stato presentato al Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri». Subito dopo l'approvazione della Legge di Bilancio 2026, che istituisce un fondo ad essa dedicato, verrà portata in Consiglio dei Ministri. All'interno, un sistema di diritti, tutele e sostegni differenziati per caregiver conviventi e non conviventi
caregiver, qualcosa si muove. La ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, ha annunciato il 30 ottobre che il disegno di legge per il riconoscimento del caregiver familiare «è stato presentato al Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri». Attesissimo da moltissimi anni e da almeno 7 milioni di italiani (tanti sono i caregiver familiari nel nostro Paese), la proposta normativa «è il frutto del confronto che si è svolto sul tavolo istituito con il ministero del Lavoro, che ringrazio per il prezioso supporto», ha detto la ministra. Al tavolo hanno partecipato «familiari, associazioni, enti del Terzo settore, pubbliche istituzioni, esperti, sindacati e rappresentanti territoriali. Abbiamo lavorato tanto e voglio ringraziare tutti i componenti del tavolo interministeriale. Con questo passo importante possiamo andare avanti speditamente. Ringrazio tutti coloro che nel corso degli anni si sono impegnati per accendere l’attenzione su questo tema».
Il tavolo tecnico interministeriale, istituito dalle ministre Locatelli e Calderone, aveva iniziato a lavorare a gennaio 2024 e la ministra per le Disabilità aveva detto: «Mi auguro che questo tavolo lavori bene, ma soprattutto che questa sia l’occasione giusta per trovare quel punto di caduta di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo dare una risposta che sia concreta, una cornice normativa che tenga insieme anche tutto quello che c’era nelle proposte precedenti». Il tavolo aveva in teoria sei mesi per trovare una sintesi tra le diverse posizioni e a fine 2024 era stato annunciato che aveva «ultimato i lavori per la stesura di una proposta normativa». Sul numero che VITA ha dedicato ai caregiver, nell’aprile 2025, la ministra Locatelli diceva che il tavolo aveva lavorato per comporre le varie istanze e che il Governo era ormai pronto a presentare un suo disegno di legge: «nelle prossime settimane», dice.
Tempistiche e prossimi step
Ora il disegno di legge per il riconoscimento del caregiver familiare c’è. Verrà portato nel primo Consiglio dei Ministri utile, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2026. Saremo quindi a inizio 2026 e da lì inizierà poi il percorso in Parlamento, dove già sono in esame altre proposte di iniziativa parlamentare.
Nella Legge di Bilancio 2026 infatti, spiega la ministra, «sono state inserite le risorse per il riconoscimento del caregiver familiare. Grazie alla copertura che abbiamo ottenuto possiamo proseguire l’iter per il riconoscimento delle persone che amano, che curano, e che non vogliono essere sostituite». Le risorse a onor del vero ammontano a 1,15 milioni di euro per l’anno 2026: una dotazione oggettivamente risibile, ma d’altra parte è evidente che la legge – che non ha ancora iniziato il suo iter – anche se arrivasse prima della fine del 2026, non coprirà mai l’interno anno e di conseguenza le risorse necessarie per quell’anno sono inferiori a quelle che servirebbero a regime.
Le risorse
Ora, 1,15 milioni di euro per 7 milioni di caregiver sono una presa in giro e un’offesa se questa fosse la dimensione prevista per il fondo: il punto è – lo scrivevamo già in Dire, fare, baciare del 21 ottobre, commentando l’articolo 53 della Legge di Bilancio 2026 – che quella cifra va letta come un nodo al fazzoletto, un sassolino nella tasca, la borsa appoggiata sulla sedia per tenere il posto. Ecco, un fondo segnaposto, in attesa della legge che non c’è ma che il Governo Meloni pare intenzionato a mettere sui binari e a portare ad approvazione definitiva entro la fine del 2026, visto che a decorrere dall’anno 2027 per quel fondo stanzia 207 milioni di euro annui. Anche questa dotazione tuttavia è significativa se la confrontiamo con le cifre che fino ad oggi sono state stanziate per i caregiver familiari (dai 20 ai 30 milioni di euro annui) ma nettamente inferiore alla cifra che nei corridoi veniva indicata come necessaria per coprire adeguatamente questa misura: 350 milioni di euro. Su quello, tuttavia, c’è tutto l’iter parlamentare per giocare la partita.
Il nodo cruciale: tutele per chi?
Tutele per chi? Il punto da sciogliere era questo e tutti siamo curiosi di vedere come è stato fatto. Chi è il caregiver familiare? Solo il familiare convivente o anche quello non convivente? Chiaro che questo requisito cambia – e di molto – le dimensioni della platea (e quindi le risorse necessarie). Non è un mistero che la la ministra Locatelli ha sempre pensato – lo ha detto anche nell’intervista sul magazine di aprile – che «la prima risposta va data ai caregiver familiari conviventi», ma nel tempo si è fatta strada l’idea di un meccanismo di «tutele differenziate, anche per altri soggetti», anticipava. E oggi infatti ribadisce che «la proposta prevede tutele differenziate, a partire dai caregiver familiari, conviventi e prevalenti, ma anche risposte per gli altri familiari e componenti del nucleo» e parla di «azioni di tutela e sostegni differenziati».
Bene quindi questo primo passo, ricordando però che la legge sui caregiver è urgente e che il meccanismo del “fondo segnaposto” lo abbiamo già visto mettere in campo dal Governo Gentiloni con la Legge di Bilancio 2018, quando creò un fondo destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi teoricamente in arrivo in favore dei caregiver familiari e stanziava perciò 20 milioni di euro annui. Ecco, questa volta la legge deve andare in porto. L’urgenza la provano i tanti casi di cronaca che dicono che i caregiver non ce la fanno più. E non basta una legge: serve una legge che serva per davvero.
Il numero di VITA magazine di aprile, titolato La solitudine dei caregiver è dedicato ai caregiver familiari: se hai un abbonamento puoi scaricare subito qui la versione digitale e leggere tutta l’intervista alla ministra Locatelli a proposito della legge in arrivo. Se vuoi chiedere una copia arretrata scrivi a abbonamenti@vita.it.
Foto da ufficio stampa ministero Disabilità
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