Terzo settore
L’impegno del Governo: «In Legge di Bilancio un incremento cospicuo di risorse sul 5 per mille»
La viceministra Maria Teresa Bellucci in una nota scrive che «l'aumento del tetto del 5 per mille, di cui attendiamo l'ufficializzazione nella prossima legge di Bilancio, valorizza le scelte dei contribuenti e sostiene l'associazionismo, il volontariato e tutte quelle realtà che svolgono servizi importanti di solidarietà sociale».
L’ufficializzazione dell’innalzamento del tetto del 5 per mille è attesa per il Consiglio dei ministri di venerdì 17 ottobre. L’incremento delle risorse parrebbe certo e si tratta – anche questo è un ottimo segnale – di un passo condiviso da tutte le forze di maggioranza. La viceministra al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, in una nota afferma che «il governo Meloni aveva già annunciato la possibilità di intervenire per aumentare il tetto del 5 per mille: con la prossima legge di Bilancio ora c’è l’impegno concreto ad inserire un incremento cospicuo destinato al Terzo settore, così da innalzare il tetto di 525 milioni fissato per legge e riconoscere sempre più le scelte dei contribuenti che danno fiducia agli Ets».
«Come viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con specifica delega al Terzo settore, non posso che prestare la massima attenzione a questo strumento, che si conferma un elemento fondamentale per valorizzare la partecipazione civica e il ruolo attivo dei cittadini nella costruzione di una società più giusta, coesa e solidale», aveva scritto nei mesi scorsi sul numero di VITA “5 per mille, ma per davvero”. Quel numero ha lanciato la omonima campagna promossa da VITA insieme a 67 organizzazioni fra le più rappresentative del Terzo settore italiano per chiedere al Governo e al Parlamento di togliere il tetto al 5 per mille, attualmente fissato a 525 milioni di euro: le dichiarazioni odierne della viceministra Bellucci, come quelle di Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati e presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, segnano un passo importante, che va incontro alla richiesta della campagna “5 per mille, ma per davvero”.
Oggi nella sua nota la viceministra riannoda il filo di un impegno avviato da tempo, dato che al tema «come ministero del Lavoro e delle Politiche sociali abbiamo dedicato molta attenzione, in costante collaborazione con il ministero delle Economie e Finanze»: l’ipotesi dell’aumento del tetto, per andare incontro alla sempre maggiore adesione dei contribuenti al 5 per mille «è stato accolto con favore da tutte le forze di maggioranza, a conferma della bontà di questa misura».
Bellucci ricorda appunto i 18 milioni di contribuenti che nel 2024 hanno scelto di destinare una parte della propria Irpef al 5 per mille, un numero record. È proprio questa importante adesione dei cittadini a far dilatare l’importo del 5 per mille e a rendere necessario un adeguamento, visto che – lo ricordiamo – nelle dichiarazioni dei redditi 2024 i contribuenti italiani firmando nella casella per la destinazione del 5 per mille avevano destinato ben 603,9 milioni di euro, 79 milioni in più rispetto ai 525 milioni previsti dal tetto e quindi effettivamente erogati dallo Stato alle organizzazioni indicate dai cittadini. Il 5 per mille così era ormai diventato un 4,3 per mille, a discapito dello spirito della legge, della volontà dei contribuenti, degli enti del Terzo settore (e non solo) e dei beneficiari dei tanti progetti sostenuti col 5 per mille. In conclusione, perciò, Bellucci afferma che «l’aumento del tetto, di cui attendiamo l’ufficializzazione nella prossima legge di Bilancio, da un lato valorizza le scelte dei contribuenti e dall’altro sostiene l’associazionismo, il volontariato e tutte quelle realtà che svolgono servizi importanti di solidarietà sociale».
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