Noi, rigeneratori delle terre alte marchigiane

Lorenzo Malloni ha 36 anni e ha vissuto e lavorato tre anni nello studio artistico di Tomàs Saraceno a Berlino. Poi, frustrato dalla vita metropolitana e dalla frenesia che attrae e respinge, è tornato nel 2022 a Macerata.

Insieme a nuovi compagni di viaggio dell’associazione Bivio 980 è partito per un nuovo appassionante e faticoso cammino: restituire un pezzo di nuova dignità, e socialità, a Monastero, una frazione di montagna nel comune di Cessapalombo, in provincia di Macerata. Un luogo che negli ultimi decenni ha vissuto il graduale spopolamento e che è stato colpito dal terremoto del 2016. Tante case a Monastero non sono più agibili e gli abitanti aspettano di vederle ricostruite. Ma la montagna, con tutte le sue difficoltà chiama e attira.

Lorenzo con Marco Ruggeri, Marco Cervellini, Francesco Marini, Matteo Cossignani, Andrea Ruggeri e Riccardo Marchionni si è rimboccato le maniche per disegnare, e costruire, dei nuovi spazi a servizio di tutti e che possano ospitare eventi artistici. «Fin da adolescente», spiega Lorenzo Malloni «ho avuto il richiamo verso la montagna che ho scoperto in autonomia e in solitaria. Tornando dalla metropoli e fermandomi sul litorale ho perso per un attimo l’orientamento. Mi sono guardato intorno per vedere cosa ci fosse nelle montagne che risuonasse con le mie idee e passioni. Matteo mi ha parlato del bando Borghi e mi ha coinvolto per coordinare questi interventi negli aspetti artistici e architettonici. Così sono andato a vivere in collina, nella Val di Fiastra, e Marco al nostro primo incontro mi raccontò di questo luogo che ha ereditato in montagna da suo nonno a cui era molto affezionato. Mi ha invitato a visitarlo e da lì è nato tutto».