Capitale umano

Novantamila bancari a scuola di Esg (e non solo)

Intesa Sanpaolo inaugura la Academy4Future con cui garantirà la formazione e l'aggiornamento a 90mila dipendenti e collaboratori. Fra le discipline insegnate, in collaborazione con alcuni atenei italiani, anche la sostenibilità, oltre all'intelligenza artificiale, il wealth management e altre tematiche più legate allo sviluppo commerciale. Nel 2026, le attività riguarderanno 20mila addetti

di Giampaolo Cerri

S’è presa da tempo il primato di banca più attenta al sociale, Intesa Sanpaolo, come abbiamo scritto più volte da queste colonne, raccontando delle aree “Per il Sociale” e Direzione Impact, ma anche del Fondo di beneficenza. Ora il gruppo guidato da Carlo Messina pare voler dimostrare di essere attento anche agli altri stakeholder, a cominciare dai dipendenti, anzi “dalle persone”, come dicono gli esperti di risorse umane, che in Intesa Sanpaolo sono oltre 90mila.

Oggi a Milano, la prima banca d’Italia ha infatti presentato Academy4Future, il nuovo polo formativo del gruppo. Sarà il fulcro di un’azione che investirà i dipendenti «per valorizzare la loro crescita professionale e adeguare le competenze ai nuovi mestieri della banca del futuro, rafforzandone l’occupabilità», spiega una nota.

Nicola Fioravanti, chief governance operating and trasformation officer Intesa Sanpaolo

Ora, effettivamente, Messina non manca mai, a ogni semestrale, di ricordare la gente che lavora con lui – in questo in grande discontinuità coi banchieri del passato – garantire però aggiornamento professionale e formazione adeguate è anche un modo concreto di dare sostanza alle parole.

Intesa Sanpaolo, col chief governance operating and trasformation officer Nicola Fioravanti, ha costruito una piattaforma per la formazione interna che coinvolgerà ben 20mila addetti all’anno. Una vera e propria corporate acadamy, battezzata significativamente “4Future”.

Dall’Ai agli Esg, nei 10 programmi delle otto facoltà

«Dieci programmi organizzati in otto facoltà, con progressiva estensione anche al personale estero», hanno spiegato stamane a Milano. I temi trattati, «assecondano lo sviluppo del Gruppo: l’intelligenza artificiale, la gestione, protezione e analisi dei dati, i rischi, l’internazionalizzazione, lo sviluppo delle reti commerciali, il wealth management, l’omnicanalità, cioè la convergenza dei servizi bancari utilizzando canali di interazione diversi, l’Esg».

Per costruire l’Academy, la banca s’è alleata alle università con cui intrattiene rapporti di collaborazione da tempo e col player formativo Digit’ed. dotandosi inoltre, fanno sapere da Intesa, di «un comitato accademico, un comitato scientifico e un comitato tecnico che indirizzano la visione strategica e verificano la qualità dei contenuti e i risultati per rafforzarne l’impatto operativo».

Ha spiegato lo stesso Fioravanti, che «con Academy4Future la formazione diventa parte integrante del nostro lavoro quotidiano, in modo che tutte le 90mila persone di Intesa Sanpaolo abbiano competenze sempre aggiornate rispetto alle evoluzioni delle tecnologie, possano rinnovare le professionalità e anticipare le esigenze della clientela. In questo modo la tecnologia non sostituirà l’elemento umano, ma lo potenzierà, permettendoci di continuare a crescere e restare competitivi a livello europeo, guardando con fiducia alle sfide del futuro».

Attenzione al capitale umano

Un impegno sulla formazione che rende Intesa Sanpaolo ancor più appetibile ai giovani talenti, terreno su cui si fanno concorrenza i grandi gruppi. Si aggiunge ad altre condizioni interessanti: lo smartworking, per esempio, non lo ha portato il Covid, ma c’era già dal 2015. Si tratta della possibilità di lavorare fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili, con un’indennità di buono pasto di 4,50 euro al giorno pur lavorando da casa. Sono invece del 2023, settimana corta e flessibilità oraria, ossia la possibilità di lavorare quattro giorni per nove ore (senza giorno fisso obbligatorio), ovviamente compatibilmente con le esigenze produttive: chi lavora cioè in un’agenzia avrà cioè qualche vincolo in più.

L’occasione della presentazione dell’Academy4Future ha permesso al Gruppo di ricordare che, dal 2021, ha assunto circa 5mila giovani di cui 2.350 in ambito It e tech «per accelerare la trasformazione digitale e nei prossimi anni prevede altri 3.500 ingressi, soprattutto nella consulenza in ambito wealth management & protection».

Nella foto di apertura, dell’autore dell’articolo, il grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino, visto dal lato della Officine grandi riparazioni – Ogr.  La foto di Nicola Fioravanti è dell’Ufficio stampa di Intesa Sanpaolo.

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