Le raccomandazioni sono «un progetto per Aisac molto importante, iniziato nel 2005», spiega Marco Sessa, il presidente. «Con una dozzina di medici, tra i massimi esperti in acondroplasia, abbiamo lavorato per dare punti fermi per il trattamento dell’acondroplasia e la presa in carico, in ogni suo aspetto». Nonostante i cinque anni di lavoro non ci si è arrivati: «Ci sono ancora ambiti in cui gli stessi esperti hanno approcci diversi, sui trattamenti e gli interventi più opportuni per evitare eventuali complicanze future». Al convegno di Aisac è stato presentato anche un protocollo per la fisioterapia. L’obiettivo è divulgare le indicazioni specifiche per l’acondroplasia, focalizzandosi su tre momenti della vita particolarmente delicati: il trattamento nella fase 0-2 anni; durante l’allungamento o il post-allungamento; l’età adulta-anziana, cioè gli over 50.
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