Serata a Parigi

Quando la disabilità si fa eccellenza: 27 realtà del Terzo settore portano la cucina italiana all’Unesco

Il ministro delle Disabilità, Alessandra Locatelli, promuove nella sede parigina dell'Unesco questo evento sull'inclusione lavorativa, coinvolgendo le imprese che stanno toccando punte di alta qualità. Non solo pietanze e bevande ma anche piatti in ceramica e centrotavola di fiori. Vi presentiamo quattro eccellenze che saranno presenti alla serata del 21 ottobre 2025

di Luigi Alfonso

La sede Unesco di Parigi (nella foto d’apertura) il prossimo 21 ottobre ospiterà la serata a tema “Work inclusion: talents and skills in Italian cuisine”, organizzata dal ministero delle Disabilità. L’evento inizierà alle 19 all’Unesco Restaurant (7th floor, 7t place de Fontenoy). È stato il ministro Alessandra Locatelli a individuare 27 realtà italiane provenienti da tutto il Paese, che si occupano di inclusione lavorativa a favore di persone con disabilità. Saranno oltre duecento (tra ragazzi con disabilità, educatori e accompagnatori) le persone coinvolte. Il 20 ottobre è previsto un briefing che coinvolgerà tutti i partecipanti, lo stesso ministro e l’ambasciatore italiano a Parigi. Seguirà un momento conviviale.

«Sarà un’occasione per mostrare ancora una volta l’importanza di investire nelle persone e nella valorizzazione delle capacità e dei talenti di ciascuno», spiega il ministro Locatelli. «La sfida che abbiamo davanti da qui e per il futuro è esattamente questa: dobbiamo dare occasioni e offrire opportunità, perché ogni persona ha il suo valore che può e deve mettere a disposizione delle nostre comunità. Ringrazio ldd’ambasciatore Liborio Stellino per aver sposato l’iniziativa che mette ancora di più in luce le qualità della cucina italiana, alla vigilia delle votazioni per la candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità. Cucina che è eccellenza di gusto e tradizione, ma anche per l’inclusione. E sono convinta che i ragazzi, con il loro impegno e la loro passione, lo dimostreranno con chiarezza ancora una volta».

Il ministro per le Disabilità, Alessadndra Locatelli

Presentiamo quattro eccellenze del Terzo settore italiano che saranno presenti nella capitale francese per questa occasione.

Associazione italiana persone Down – Aipd (Campobasso)

Ha compiuto 30 anni di attività proprio quest’anno. L’Aipd di Campobasso, a Parigi, non cucinerà ma ha un compito affatto secondario: apparecchiare e abbellire i tavoli ai quali siederanno gli invitati. I ragazzi, infatti, in questi giorni stanno preparando i centrotavola: composizioni con elementi floreali che daranno un tocco di colore e arte. Non è dato sapere se si ispireranno all’italico tricolore o all’azzurro (sempre riferito all’Italia, non all’Unione europea). Insomma, sarà una sorpresa dell’ultimo momento.

I ragazzi dell’Aipd al lavoro nella seded di Campobasso

«Il Molise ha soltanto 300mila abitanti, poco più di un quartiere di Roma, eppure conta 300 persone con Sindrome di Down», spiega la presidente Giovanna Grignoli. «Una ogni mille: di questi tempi è un numero elevato. Contiamo un centinaio di associati, siamo un punto di riferimento per tutta la regione. Sono stata la fondatrice dell’associazione perché ho avuto un figlio con la Sindrome di Down. Purtroppo è venuto a mancare dopo appena un anno, per alcune complicazioni cardiache, ma è stato un evento così importante della mia vita che mi ha spinto a fondare questa realtà a Campobasso, insieme ad altre dieci persone. Parliamo del 1995, quando la disabilità si teneva chiusa in casa, soprattutto al Sud».

Giovanna Grignoli, presidente Aipdd Campobasso

«Noi siamo stati anche scomodi, perché proponevamo qualcosa di innovativo per i nostri figli e altre persone con questa disabilità», prosegue Grignoli. «Abbiamo cercato di attuare l’inclusione nella quotidianità. Pensando soprattutto al “dopo di noi”, ci siamo subito concentrati sui percorsi di autonomia, che significa lavoro, affetti, casa. Agli inizi degli anni Duemila è nato il primo centro diurno in cui le persone che hanno terminato il ciclo scolastico trovano un punto di riferimento per socializzare e fare aggregazione. Dalle 8 alle 16 svolgono diverse attività. Tra i laboratori manuali c’è quello che insegna loro a fare creazioni artistiche, tra cui i centrotavola con gli elementi ispirati ai fiori. Al ministro Locatelli l’idea è piaciuta molto quando è venuta in occasione dei festeggiamenti dei nostri 30 anni e gliene abbiamo fatto dono. All’Unesco andremo io, il coordinatore e una ragazza che coronerà finalmente il sogno di visitare Parigi».

Un centrotavola realizzato dall’Aipd per l’evdento alla sede Unesco

I ragazzi di Sipario (Firenze)

La pappa al pomodoro è la specialità che sarà proposta da tre ragazzi della cooperativa sociale “I ragazzi di sipario” di Firenze, un ristorante in via Aretina che da tanti anni delizia i palati dei suoi clienti. È soltanto una delle tante attività condotte dall’associazione Sipario, sempre nell’ottica dell’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità. «Da vent’anni facciamo corsi propedeutici di inserimento lavorativo, attraverso il quale è nato il ristorante che è aperto da 18 anni: serviamo 30 coperti a pranzo, mentre la sera spesso siamo al completo», racconta il presidente Marco Martelli Calvelli.

Alcuni ragazzi del ristorante Sipadrio al lavoro

«Abbiamo 20 ragazzi, coordinati da un cuoco esperto in cucina e da un direttore di sala. Proponiamo le principali specialità della cucina toscana, dalla ribollita alla pappa al pomodoro, tutti i salumi e i formaggi, a cominciare dal Pecorino Romano. Abbiamo creato una rete di fornitori scelti, privilegiando le cooperative sociali che si occupano di agroalimentare e nelle quali lavorano persone con disabilità: per esempio, i tortellini li prendiamo alla Tortellante di Bologna, che è uno dei progetti dell’associazione Aut Aut Modena (un laboratorio terapeutico-abilitativo che dà lavoro a giovani e adulti nello spettro autistico, ndr)».

Marco Martelli Calvelli, presidente assdociazione Sipario

«Periodicamente proponiamo una serie di eventi a tema, come le feste dell’uva e dell’olio», prosegue il presidente Martelli Calvelli. «Dal 25 novembre e sino a Natale, invece, ci prepareremo all’importante festività di dicembre proponendo tutti i giorni a cena il classico menu della vigilia natalizia. Poi ci saranno la Tombolata e il Musichiere a fine anno. Il nostro ristorante è come un salotto: i nostri clienti si intrattengono a chiacchierare tra di loro e con i ragazzi. Si respira un bel clima. Ma i nostri ragazzi sono abituati anche ai grandi eventi: abbiamo curato il catering per il G7 e siamo stati a un evento dell’Onu».

Alcuni ragazzi del Sipario di dFirenze

Il cielo in una pentola (Aosta)

Questa è la denominazione della cooperativa sodciale di tipo B che è stata costituita pochissimi mesi fa, per diversificare le attività rispetto alla cooperativa di tipo A “C’era l’acca”, sorta ad Aosta vent’anni fa. «Per dirla tutta, è uno spin off della cooperativa originaria, in cui i nostri ragazzi e i professionisti sono i soci», spiega Maria Cosentino, presidente della coop “Il cielo in una pentola”. «Il rapporto tra le due entità è comunque forte, non a caso “C’era l’acca” è socia di questa nuova società. Non cambia la nostra mission, è solo una questione di assetto societario».

dIl personale del “Cielo in una pentola” al lavoro in cucina

All’evento Unesco i ragazzi e lo chef porteranno la carbonada, un piatto tipico valdostano a base di carne e polenta, ricoperto da una cialda di farina di mais. Le materie prima sono tutte locali. «A Parigi verranno tutti i ragazzi, anche se materialmente saranno quattro ad affiancare lo chef mentre tre serviranno in sala», spiega la presidente.

dDa sin.: Maria Consentino, il ministro Alessandra Locatelli e lo chef Gianluca Masulo

«Quando ho dato l’annuncio dell’invito, i ragazzi sono rimasti in silenzio per un paio di minuti. Confesso che sono rimasta spiazzata, non me l’aspettavo. Invece avevano avuto bisogno soltanto dei loro tempi per metabolizzare la notizia ed esplodere di gioia, felici di questa nuova esperienza che inorgoglisce tutti noi e i loro familiari. Fa parte di un lungo percorso che continua ad arricchirsi di nuovi elementi innovativi. Per prepararsi a questo viaggio, i ragazzi si stanno impegnando a ripassare il francese studiato a scuola: un’attività che va a sommarsi alle altre. Tra le tante, abbiamo avviato il nuovo laboratorio di pasticceria “Uno tira l’altro”, finanziato dall’assessorato regionale della Sanità nell’ambito del bando “Spazi di opportunità in Valle d’Aosta”. L’idea è quella di creare le condizioni per avvicinarsi al mondo del lavoro».

La carbonada preparata dai ragazzi de “Il cielo in una pentola”

Associazione Pandora – artiste e ceramiste (Cava de’ Tirreni)

È l’unica realtà invitata a partecipare all’evento parigino che non sarà fisicamente rappresentata dai suoi ragazzi ma “soltanto” dalle preziose ceramiche realizzate da essi. «Confidavamo in un contributo economico da parte di qualche benefattore, che non è arrivato», sottolinea con amarezza Anna Rita Fasano, presidente dell’associazione internazionale “Pandora – artiste e ceramiste”. «Fra l’altro siamo l’unico ente del Terzo settore di Cava De’ Tirreni che non ha ricevuto in comodato d’uso un locale del Comune nel quale avere una propria sede».

La creazione dei vassoi in ceramica da portare a Parigi

«Invieremo 90 pezzi di ceramica con il bordo in oro zecchino, fatti interamente a mano», prosegue. «I nostri ragazzi, da anni, lavorano con grande abilità e realizzano pezzi di qualità. Non a caso serviamo grandi chef, come Alessandro Borghese, Giancarlo Morelli e Gennaro Esposito. La scelta di investire cospicue risorse nell’utilizzo dell’oro zecchino per le decorazioni si spiega con la volontà di impreziosire questi oggetti per un evento di tale portata».

Alcuni vassoi di ceramica dell’associazione Pandora di Cava de’ Tirreni

«La nostra associazione è nata 12 anni fa per promuovere e valorizzare la realtà della ceramica al femminile. Operiamo in tutto il mondo, al momento stiamo preparando il festival “Matres” che quest’anno portiamo in Corea del Sud. Siamo riconosciute dall’Associazione Città della ceramica. Attraverso il progetto “Pandora Ability”, i nostri ragazzi e ragazze con disabilità stanno facendo un percorso formativo per cogliere opportunità sociali e professionali».

Venerdì 17 ottobre la presidente Fasano si recherà in Senato per partecipare a un convegno sull’alto artigianato artistico: parlerà delle opportunità di inclusione del mondo dell’artigianato legate alle disabilità.

Credit: le foto sono state fornite dalle rispettive realtà raccontate in questo servizio; la foto d’apertura è del sito Unesco.it

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