Famiglia
Roccella: «Rimborso spese salirà a 20mila euro per chi adotta minori special needs»
A Milano, nel corso della “Biennale dell’Accoglienza", la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia ha annunciato l'arrivo di «un decreto da 18 milioni di euro» per le adozioni concluse negli anni 2025 e 2026, «che aumenta da 12.500 a 20mila euro il tetto per il rimborso delle spese adottive», senza limiti di Isee, per le coppie che hanno accolto minori con special needs
Il decreto è ancora alla firma del ministero dell’Economia e delle Finanze per il concerto, ma l’idea è quella di valorizzare la scelta di generosità delle famiglie che adottano minori con special needs, quasi sette su dieci fra quelli accolti da famiglie italiane con l’adozione internazionale.
A Milano, nel corso della prima “Biennale dell’Accoglienza. L’arte di accogliere”, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia e presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Eugenia Roccella ha annunciato l’arrivo di «un decreto da 18 milioni di euro» per le adozioni concluse negli anni 2025 e 2026, «che aumenta da 12.500 a 20mila euro il tetto per il rimborso delle spese adottive». La cifra riguarda la procedura adottiva, non il singolo bambino e non tutte le coppie ma solo quelle che hanno adottato minori con spcial needs, che sono tuttavia – come ricordato sopra – il 67% dei minori che entrano in Italia con adozione internazionale. Il nuovo tetto per il rimborso delle spese sostenute e documentate dall’ente autorizzato è slegato dall’Isee della famiglia.
La Biennale dell’Accoglienza è promossa dal Forum delle Associazioni Familiari con il contributo di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Azione per Famiglie Nuove, Cometa, Comunità Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’Accoglienza e Fraternità, in collaborazione con l’Assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia e il Comune di Milano.
La ministra Roccella ha detto che «per anni si è diffuso un racconto negativo, che descriveva le famiglie come chiuse e ripiegate su se stesse. Vorrei che questa esperienza di governo desse invece un segno concreto di una famiglia in rete: perché la gratuità, l’apertura all’altro e la prossimità si imparano davvero solo nella vita familiare. Dobbiamo tornare a un welfare di prossimità: l’accoglienza nasce nella relazione, e la comunità può essere ricostruita solo attraverso una rete di famiglie. L’affido è l’espressione più alta di questa logica: non è solo il rapporto tra il singolo e un bambino, ma uno scambio tra famiglie. L’accoglienza può tornare cultura solo se torniamo a valorizzare la famiglia con la politica e con uno sforzo culturale comune. Oggi viviamo un calo demografico accelerato, e contemporaneamente un aumento degli ostacoli alle adozioni internazionali. Come governo abbiamo provato a dare risposte prevedendo un contributo una tantum per le famiglie con procedure di adozione pendenti, adottando un decreto che innalza i rimborsi per le adozioni riguardanti i bambini con “special needs”, al fine di sostenere concretamente i percorsi di inserimento. Abbiamo infine rafforzato i Centri per la famiglia stanziando risorse significative per costruire una sorta di “Caf per le famiglie” che le aiuti a orientarsi nei servizi. L’obiettivo è rimettere la famiglia al centro della comunità».
I nuovi stanziamenti per le adozioni internazionali di cui ha parlato la ministra ammontano complessivamente ad un totale di 52 milioni di euro: 40 milioni per le famiglie e 12 per la cooperazione internazionale. Oltre al decreto di cui abbiamo detto sopra, la ministra ha parlato di «un decreto da quasi 13 milioni che sta per essere pubblicato in Gazzetta ufficiale che prevede un contributo di 2.800 euro per le famiglie con procedure pendenti (avviate tra il 2022 e il 2024): mille euro per le famiglie per il percorso formativo preparatorio all’adozione; un sostegno specifico di 3.500 euro per l’adozione di minori con bisogni speciali; un incentivo di 2.500 euro per le famiglie che abbiano conferito un incarico a un ente autorizzato nel biennio 2025-2026». Roccella ha poi ricordato che «da pochi giorni si è conclusa la presentazione delle domande di contributo economico alle famiglie con procedura di adozione internazionale pendente di particolare criticità, coperte da un fondo di 1 milione e 400mila euro per l’anno 2025», e che «è in corso, fino al prossimo 8 dicembre, la procedura per la richiesta di rimborso delle spese sostenute per le adozioni concluse nel 2024, con un importo aggiuntivo per i bambini con special needs, per uno stanziamento complessivo di circa 8 milioni di euro». Per quanto riguarda i progetti di cooperazione internazionale in materia di tutela dei diritti dei minori, la Commissione Adozioni Internazionali ha promosso un bando con uno stanziamento di 12 milioni di euro per il finanziamento di 20 progetti.
AP Photo/Andrew Medichini
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