Inclusione
Scuola e disabilità, nessuna barriera burocratica alla terapia in classe
È la prima raccomandazione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. La continuità terapeutica degli alunni con disabilità va garantita anche durante l’orario scolastico: l’ingresso dei professionisti sanitari deve essere autorizzato solo dal dirigente scolastico, senza necessità del consenso degli altri genitori
di Redazione
L’ingresso dei professionisti sanitari deve essere autorizzato soltanto dal dirigente scolastico, senza necessità del consenso degli altri genitori. È la prima raccomandazione ufficiale dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità: riguarda l’accesso a scuola dei professionisti sanitari incaricati di seguire gli studenti con disabilità, affinché possano continuare le terapie anche durante l’orario scolastico.
Evitare barriere burocratiche
L’intervento arriva in seguito a una segnalazione relativa alla mancata autorizzazione, da parte di una scuola, all’ingresso in classe di un medico dell’Asl che avrebbe dovuto seguire un alunno con disturbo dello spettro autistico. In quel caso, la scuola aveva subordinato l’accesso del professionista al consenso di tutti i genitori della classe, bloccando così la prosecuzione del piano terapeutico. «Dalle verifiche condotte», si legge in una nota ufficiale, «è emerso che situazioni simili non sono isolate: in diversi istituti vengono richiesti il consenso delle famiglie o documentazioni aggiuntive da parte dei terapisti, con il rischio di ostacolare la continuità terapeutica e di creare barriere burocratiche per chi ha diritto a un percorso personalizzato».
Con la Raccomandazione 1 del 2025, l’Autorità chiarisce che l’ingresso in classe dei professionisti sanitari deve essere autorizzato dal dirigente scolastico, previa comunicazione alle famiglie e nel pieno rispetto della privacy degli altri studenti. Non è necessario né legittimo subordinare l’accesso al consenso di terzi, poiché il diritto alla salute e allo studio degli alunni con disabilità è prioritario e va sempre garantito. «La nostra raccomandazione rende effettivo il diritto all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità» dichiara il presidente dell’Autorità Garante Maurizio Borgo. «Invitiamo gli Uffici scolastici regionali a diffondere la raccomandazione a tutte le scuole, pubbliche e paritarie, per assicurare uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale e promuovere una cultura dell’inclusione fondata sul rispetto e sulla collaborazione».
La fotografia in apertura è di Standsome Worklifestyle su Unsplash
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