La settimana parlamentare

Sostegno alla natalità: al via l’esame del pacchetto di proposte su congedi di maternità e paternità

In Commissione Lavoro alla Camera approdano undici proposte di legge di diversa provenienza. Obiettivo comune: rivedere la normativa sui congedi e le agevolazioni per conciliare vita lavorativa e familiare. A disposizione dei Comuni 250 milioni per sviluppare servizi integrati in favore della genitorialità

di Edoardo Patriarca

Per la settimana parlamentare vi propongo l’esame  del pacchetto di  proposte di legge in discussione alla Commissione Lavoro della Camera:  C. 2​ d’iniziativa popolare, C. 323​, C. 506​ , C. 609​, C. 802​ , C. 1107​, C. 1250​ del Consiglio regionale del Veneto, C. 1904​, C. 1924​, C. 2208​ e C. 2228​ , concernenti il congedo di maternità e di paternità obbligatorio, il congedo parentale, il congedo per la malattia  del figlio, nonché altre misure a sostegno della maternità e della paternità.

Proposte convergenti a sostegno della natalità

In un Paese con i più bassi tassi di natalità a livello mondiale e con la nota carenza di servizi per l’infanzia, soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno , il deposito di  testi di legge provenienti da forze politiche diverse e convergenti nella sostanza può rappresentare  l’occasione per giungere ad un provvedimento condiviso che sostenga  la natalità e la genitorialità.

Due in sintesi le direzioni proposte: la revisione della  normativa sui congedi e le agevolazioni per conciliare vita lavorativa e vita familiare.

A proposito di congedo parentale il Rapporto Inps del luglio scorso evidenzia una differenza nei modelli di utilizzo tra padri e madri. Se nei primi anni di vita del bambino è prevalente la presenza della madre sul padre (126 giorni per le madri, 36 giorni per i padri), dal settimo anno in poi il congedo parentale si stabilizza intorno ai 13 /14 giorni sia per le madri che per i padri,  riducendo il divario di genere.

In dieci anni triplicati i congedi di paternità

Un dato positivo è invece  l’utilizzo del congedo di paternità quasi triplicato in questi ultimi 10 anni passando dal 19,2% nel 2013 al 64,5% nel 2023. Ad usufruirne sono i padri che hanno un lavoro a tempo indeterminato, con un reddito che oscilla tra i 28.000 e i 50.000 €, che abitano soprattutto al Nord, in aziende con più di 100 dipendenti.

Sui congedi vi segnalo le proposte più ricorrenti. Si interviene sui congedi per la malattia dei figli, sulle indennità di maternità e di paternità per gli iscritti alle casse previdenziali professionali, la copertura integrale dell’indennità giornaliera di maternità per tutto il periodo di congedo di maternità, il congedo di paternità obbligatorio a 30 giorni da finire anche continuativamente entro i 5 mesi dalla nascita del figlio con una indennità giornaliera a carico dell’Inps pari al 100% della retribuzione.

250 milioni ai Comuni per servizi sulla genitorialità

Si riconosce la medesima condizione di congedo di maternità anche in corso di adozione nazionale e internazionale senza subordinarlo alla circostanza che il congedo non sia stato richiesto dalla lavoratrice madre. Si prevede un congedo parentale fino a 14 anni,  il  suo prolungamento fino a tre anni per ogni minore con disabilità  non alternativo tra i genitori.

Vengono messi a disposizione dei Comuni  250 milioni di euro  per lo sviluppo dei servizi integrati in favore della genitorialità.

Agevolazioni per il lavoro agile e a tempo parziale

Sulla normativa in materia di lavoro agile o a tempo parziale condiviso tra i genitori ecco alcune proposte: sono previste agevolazioni contributive per l’assunzione di donne che riprendono l’attività lavorativa dopo la maternità; si prevede che la madre al termine del congedo obbligatorio di maternità abbia diritto, a sua richiesta,  di lavorare a tempo parziale fino al compimento del primo anno di età del bambino; il diritto allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile per un periodo di 12 mesi nei primi sei anni di vita dei figli; il divieto  anticipato a 5 mesi dalla data del parto quando le lavoratrici sono impegnate in attività  lavorative gravose e pregiudizievoli.

Si propongono sostegni alle imprese nei cambiamenti dell’organizzazione aziendale necessari per dedicare tempo adeguato al lavoro e alla cura dei figli.  Si attribuisce all’Anpal il compito di proporre alle imprese di avvalersi di consulenti per promuovere misure di innovazione organizzativa e di flessibilità oraria per favorire la produttività aziendale, migliorare la qualità del lavoro e l’equilibrio tra impegni professionali e vita familiare.

Obiettivo: da 11 proposte un testo condiviso

È una sintesi per titoli. Sono undici le proposte di legge, sono iniziate da poco le audizioni che sperabilmente dovrebbero portare ad un testo unificato da proporre all’Assemblea. Mi  auguro  con una dotazione di risorse economiche piuttosto corposa senza la quale il provvedimento rimarrebbe lettera morta, e con una seria valutazione di impatto per far comprendere come un investimento economico agisca da moltiplicatore su tutti i fattori di sviluppo di una comunità.

In apertura photo by Vitolda Klein on Unsplash

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