Azioni a impatto

Sostenere l’innovazione sociale per trasformare territori e comunità

È quanto si propone Fondazione Unipolis (Gruppo Unipol) che con il Bando Act ha stanziato 437 mila euro a sostegno di cinque progetti di innovazione sociale. Marisa Parmigiani, consigliera delegata. «Abbiamo scelto di privilegiare progetti con impatto significativo, che fossero capaci di portare innovazione tenendo a bordo la pubblica amministrazione»

di Alessio Nisi

Tre ambiti di intervento (disuguaglianze, mobilità e welfare), 5 progetti premiati con un finanziamento complessivo di 437 mila euro. E poi ancora 743 progetti candidati, quasi 200 in più rispetto allo scorso anno, un segnale della vitalità del mondo non profit e della crescente attenzione ai temi sociali.

Sono alcuni dei numeri della seconda edizione del Bando Act – Aspirare. Coinvolgere. Trasformare, promosso da Fondazione Unipolis. fondazione d’impresa del gruppo Unipol, del quale costituisce uno degli strumenti più rilevanti per la realizzazione di iniziative di responsabilità sociale, nel quadro della più complessiva strategia di sostenibilità.

«Le progettualità che abbiamo ricevuto con il Bando Act», spiega Marisa Parmigiani, consigliera delegata di Fondazione Unipolis, «sono cresciute in quantità e qualità. Abbiamo scelto di privilegiare progetti con impatto significativo, che fossero capaci di portare innovazione tenendo a bordo la pubblica amministrazione perché queste nostre iniezioni di speranza potessero diventare parte di processi istituzionalizzati».

Forza a idee e pratiche di innovazione sociale

Il Bando Act conferma il proprio ruolo di strumento concreto per dare forza a idee e pratiche di innovazione sociale, capaci di trasformare i territori e le comunità, sostenendo giovani, anziani, persone fragili e cittadini con background migratori.

I progetti

Diseguaglianze. A Campobasso la cooperativa sociale Ares porta avanti Iperspazio!, un progetto che prende in prestito il linguaggio di Guerre Stellari per parlare ai giovani.

Il centro giovanile Inflazione caotica viene trasformato in un luogo di protagonismo e crescita: percorsi di progettazione partecipata, mentoring, formazione all’imprenditorialità e scambio di buone pratiche diventano strumenti per contrastare il rischio di spopolamento e la mancanza di opportunità. I beneficiari diretti sono 60 ragazzi tra studenti, neet e disoccupati, ma l’impatto si estende a tutta la comunità.

Mobilità. A Cagliari l’associazione Diversamente odv realizza Io vado, un percorso pensato per accompagnare ragazzi e adulti autistici verso una maggiore autonomia negli spostamenti. Attraverso lezioni con agende visive, uscite urbane guidate progressive, simulazioni e persino la creazione di un gioco da tavolo educativo, il progetto vuole insegnare a muoversi in città in sicurezza. Un’esperienza inclusiva e replicabile che coinvolge famiglie e comunità educante.

Sempre nell’ambito della mobilità, Legambiente Nazionale propone Strade scolastiche partecipate per l’accessibilità, la cura e l’equità – S.p.a.c.e. L’iniziativa punta a trasformare le aree intorno alle scuole in spazi sicuri, salubri e vivibili, riducendo traffico e inquinamento, promuovendo la mobilità attiva degli studenti.

Il progetto interesserà le città di Avellino, Cagliari, Frosinone e Padova, con oltre 2.400 studenti e le loro famiglie come beneficiari diretti. Pratiche di urbanismo tattico, azioni di mobility management come pedibus e bike to school diventeranno strumenti concreti per ridisegnare il volto delle città.

Welfare. A Genova, la cooperativa Agorà realizza Attivamente, un programma integrato di stimolazione motoria e cognitiva per un invecchiamento sano e attivo rivolto agli over 65.

Ginnastica dolce per prevenire le cadute, laboratori teatrali e gruppi di lettura per favorire momenti di socializzazione e di stimolo culturale, oltre a percorsi di memory training: sono solo alcune delle attività pensate per migliorare il benessere psicofisico degli anziani e rafforzarne la partecipazione sociale.

In due anni saranno coinvolti 400 anziani fragili, con ricadute positive anche su caregiver, famiglie e comunità locali.

A Milano poi prende forma Stay chill, promosso da Farsi prossimo, che affronta una delle emergenze più attuali: la fragilità psicologica dei giovani. Il progetto prevede diverse attività, come incontri presso scuole, oratori e associazioni per promuovere un dialogo sul benessere mentale, contribuendo all’abbattimento dello stigma, alla conoscenza dei servizi territoriali, oltre a rappresentare anche uno strumento di intercettazione precoce delle situazioni a rischio.

Altre azioni prevedono supporto psicologico tramite counseling breve e percorsi di psicoterapia, accompagnamento educativo individualizzato e laboratori creativi con musica, arte e digitale. Complessivamente, 350 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni ne potranno beneficiare, con un’attenzione particolare a chi vive in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica.

In apertura foto di Alex Wendpap per Unsplash

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